Carlo Merlini è stato senza dubbio uno dei principali artefici del successo di Marc Marquez oggi al Motorland. Non era ovviamente in sella Carlo e non ha un ruolo tecnico all'interno della squadra. Ma senza il suo importantissimo lavoro dietro le quinte nel 2023, Marc non sarebbe approdato nella squadra italiana e oggi non avrebbe vissuto questa giornata trionfale che senza dubbio farà parte da ora in avanti tanto della sua storia quanto di quella della squadra.
Abbiamo incontrato Carlo nel paddock del Motorland, appena dopo i dovuti festeggiamenti per una vittoria straordinaria e con lui abbiamo ripercorso assieme questa strada che ha portato Marc a ritrovare il gusto della vittoria.
"Direi che è un traguardo raggiunto, volevamo arrivare a questa vittoria tanto attesa già da un po' - le parole di Merlini - Ci eravamo andati vicini, ma non vicinissimi, però senza dubbio la desideravamo da tanto. Per noi era un obiettivo da raggiungere con Marc dopo tutti i suoi sforzi, le stagioni negative, le operazioni, la scelta di lasciare Honda e venire da noi. Direi che questa vittoria è l’ultimo anello di un percorso che abbiamo affrontato tutti assieme anche come squadra, perché se corre per te un pilota come Marc, fai di tutto per fare in modo che possa vincere. Una vittoria sua e di tutta la squadra".
Oggi è stato Marc a fare la differenza oppure qualcosa è cambiato anche sulla moto?
"Il pacchetto tecnico è lo stesso delle altre gare, però di certo qui al Motorland Marc ha una confidenza particolare e si è visto perché. Non mi piace usare la parola dominio perché magari è un termine forte, però di certo non capita spesso di vedere in questa MotoGP un pilota fare la pole, vincere la Sprint e poi il GP con questi distacchi…era una pista speciale, mi piacerebbe vederlo così forte nelle prossime gare, ma forse più che ottimista sarei poco realista. Sarebbe bello, ma probabilmente già vincere qui può aiutare Marc a raggiungere un livello di consapevolezza con questa moto che gli serviva. Gli altri piloti la guidano da tanto tempo, lui ha cominciato al test di Valencia alla fine".
Il 2024 è una stagione anomala per Gresini Racing, perché oggettivamente avere un pilota come Marc non può definirsi normalità. Ti preoccupa tornare in futuro ad uno scenario più 'normale'?
"La viviamo con serenità. Sapevamo che con Marc si trattava di un progetto che poteva durare solo una stagione data l’eccezionalità della situazione. Però noi abbiamo provato a prolungare il divertimento con lui. In maniera del tutto comprensibile, lui ha fatto delle altre scelte davanti ad altre opportunità che si sono presentate. Ogni anno noi partiamo con una sfida diversa ed anche con obiettivi diversi. In questa stagione noi avevamo con Marc l’aspirazione di vincere, e penso che sia del tutto normale quando hai un pilota come Marc Marquez sulla tua moto. L’anno prossimo saranno altri tipi di obiettivi. Quando avevamo Enea nel 2022 abbiamo superato i nostri obiettivi, perché abbiamo vinto quattro gare e chiuso il mondiale in terza posizione. L’anno scorso volevamo portare alla vittoria di Diggia che Alex Marquez, l’anno prossimo avremo ancora altri obiettivi con lo stesso Alex e Fermin".