Il sabato di Aragon non è stato gentile con le Aprilia. Le condizioni del tracciato hanno messo a dura prova l'adattamento delle RSGP, che già in qualifica avevano incontrato difficoltà chiudendo in fondo alla Q2. Nella sprint le cose non sono migliorate, con l'Aprilia di Aleix fuori dai giochi alla prima curva per una chiusura dell'anteriore, e Vinales 19° in fondo alla classifica, dietro persino alle Honda ed alle Yamaha. Unica nota positiva quindi la 5ª posizione di Oliveira con l'Aprilia del team satellite, e le condizioni del tracciato non sembrano mostrare segni di miglioramento.
"La pista era sporca sin dal nostro arrivo in griglia - Racconta Espargarò - quindi in partenza si scivolava ed ho subito perso posizioni. Così alla prima frenata mi si è chiuso l'anteriore e la caduta non è stata affatto morbida, una giornata da dimenticare".
Un sabato difficile per l'Aprilia.
"Come nelle sessioni precedenti, anche nelle qualifiche non avevamo aderenza ed avevamo problemi a capire quale potesse essere il setup migliore per la moto per cercare di trovare un po di aderenza ma non ha funzionato nulla. Quando la pista è così sporca si tratta più di cercare di non cadere che di essere veloci. In condizioni normali ho spinto al massimo ma il tracciato in queste condizioni è inaccettabile. Nella sprint dopo tre giri giravamo sull'1'50 che sono i tempi di Alonso Lopez in moto2. Non cerco scuse, è stato così per tutti, dobbiamo capire cosa succede con l'Aprilia, non riusciamo neanche a sfruttare l'intera vita della gomma, è un po imbarazzante".
Lo spagnolo poi torna sulle condizioni del tracciato nel sabato di Aragon.
"Siamo in Europa alla fine, il tracciato era davvero sporco ma qui i mezzi per pulirlo ci sono, non c'è molto altro da dire, però è stato così per tutti quindi dobbiamo lavorare. Sono andare in race direction ad avvisare che in queste condizioni il tracciato è pericoloso e la loro risposta è stata "lo sappiamo". Le cose stanno così, dopo due anni dall'ultima volta che abbiamo corso qui e con tutta l'evoluzione incredibile di queste moto, il passo di Marc che è stato il migliore in tutto il weekend era sull'1'48, nel 2022 abbiamo girammo due secondi più veloci".
Cosa ne pensi della gara di Marc?
"E' molto distante dal resto di noi, sembra che a lui venga tutto più facile in queste condizioni. Era già il più veloce in condizioni migliori, ma col tracciato sporco il distacco è aumentato".
Pensi che le le condizioni del tracciato abbiano influito anche sui problemi riscontrati da Pecco nella sprint?
"Difficile dirlo, il passo è stato più lento per tutti, e nella sprint si è tutti al limite. Se hai qualche problema è difficile recuperare".
Il discorso poi torna sulle difficoltà di adattamento dell'Aprilia.
"Non cerchiamo scuse, dobbiamo lavorare come tutti ma non siamo riusciti a trovare un compromesso. Abbiamo fatto delle prove sulla forcella, alzando la moto, abbiamo provato di tutto per generare più aderenza, ma il problema è che quando togli il gas sembra che la moto voglia spiccare il volo, è veramente difficile guidare così. L'unica nota positiva di questo weekend fino ad ora è che in condizioni normali siamo stati competitivi. La nostra analisi della stagione sino ad ora è che mentre la Ducati è competitiva ovunque, la KTM e l'Aprilia sono come la Kryptonite. Al venerdì col tracciato in buone condizioni la KTM a momenti non la vedevi neanche nel paddock, al sabato le parti si sono invertite. Binder ed Acosta hanno fatto una buona sprint, mentre io e Vinales che eravamo 2° e 3° è stato un disastro. Non capiamo cosa fare in queste condizioni, ho provato un cambiamento di setup radicale della moto senza alcun miglioramento, è stato frustrante".
Unica nota positiva per la casa di Noale è stata la prestazione di Oliveira.
"E' stato bravo, ha fatto una buona partenza. Ma ha preso comunque quindici secondi dal leader, il distacco dagli avversari è ancora tanto. Non è questione di finire o no sul podio, l'importante è essere competitivi e vicino al leader, quando perdi un secondo al giro non è un buon indicatore".