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MotoGP, Taramasso: "Bagnaia ha sofferto di graining all'anteriore, ma non è stato l'unico"

Il responsabile di Michelin: "stiamo controllando la gomma, consumo, temperatura e pressione erano nella norma. Il problema è che le condizioni della pista erano pessime e c'è stato poco tempo per lavorare sulle moto"

MotoGP: Taramasso:

Michelin aveva anticipato che il GP di Aragon sarebbe stato un salto nel buio, essendo stato rifatto completamente l’asfalto e non avendo dati. A peggiorare le cose ci sono state le condizioni della pista (molto sporca) e quelle meteo con la pioggia nella notte fra venerdì e sabato. Il gommista francese ha deciso per la gara di domani di ritirare gli pneumatici in mescola morbida all’anteriore e al posteriore in via cautelativa, ma nella Sprint ci sono stati problemi. Il più eclatante è stato quello di cui cui ha sofferto Bagnaia, che ha fatto capire come la sua gomma anteriore non avesse funzionato, anche se non ha incolpato direttamente Michelin.

Abbiamo chiesto a Piero Taramasso, responsabile del gommista francese, cosa sia successo.

Bagnaia ha sofferto parecchio con la gomma anteriore che aveva parecchio graining (delle microfratture che creano irregolarità sul battistrada ndr) sia sul lato destro che su quello sinistro - spiega - Non è stato l’unico ad averlo, è stata una situazione generale. Molti piloti si sono lamentati di avere sofferto molto con la gomma anteriore, a prescindere dalla moto che guidavano. Ho visto tante gomme con graining”.

Qual è stato il motivo?
Le condizioni della pista erano veramente brutte, c’era poco grip e appena si usciva dalla traiettoria pulita si perdeva sia l’anteriore sia il posteriore, infatti molti piloti hanno fatto errori. Inoltre la gomma morbida al posteriore spingeva sull’anteriore e lo metteva ancora più in crisi. Tutto questo non ha aiutato”.

Ti aspettavi una situazione del genere?
No, pensavamo di soffrire di blistering (le bolle che si formano sulla superficie della gomma ndr) ed eravamo più concentrati sugli pneumatici posteriori, sia noi sia i team. Invece, alla fine, sono state le anteriori a comportarsi meno bene. Bisogna anche dire che, purtroppo, c’è stato anche poco tempo per lavorare sulle moto, di metterle a punto. Venerdì mattina la pista era sporchissima, nel secondo turno si è potuto lavorare un po’ e questa mattina nulla perché c’erano tracce di umidità sull’asfalto dopo la pioggia. Secondo me le moto non avevano un setup ottimale e tutto questo non ha aiutato in generale. Pecco non è l’unico che ha sofferto”.

Della sua gomma ‘incriminata’ cosa puoi dire?
La stiamo analizzando più nel dettaglio e abbiamo scambiato i dati con Ducati. Le prime cose che abbiamo visto è che c’era un consumo regolare su entrambi i lati e che pressione e temperatura erano nel giusto limite. Bisogna capire da cosa sono stati causati i problemi, se dalla pista o da altri fattori. Sulle gomme posteriori, in passato, ci sono state lamentele, ma sulle anteriore non ne abbiamo mai ricevute, è molto, molto stano. È anche per questo che stiamo cercando di capire cosa sia successo”.

Rientrato ai box dopo la Sprint, Bagnaia ha fatto con le dita il segno ‘2’ al suo tecnico Michelin. Come per dirgli di avere avuto lo stesso problema delle FP1. Cosa puoi dire su quella gomma?
Non ho visto quel gesto. Ieri mattina le condizioni erano veramente pessime, l’asfalto non era gommato, c’erano terra e catrame e olio. Tanti piloti ci avevano detto che era difficile guidare, che l’anteriore chiudeva, ma era relativo allo stato del circuito. Già su una pista normale le FP1 sono sempre critiche e, onestamente, i dati di ieri mattina valgono zero. Qui, intorno al tracciato, non c’è erba ma terra, appena si alza un po’ di vento l’asfalto si sporca. È difficile trarre conclusioni dopo quel turno, anche per un altro fattore importante”.

Quale?
Spesso in FP1 i piloti usano la gomma morbida all’anteriore e la media al posteriore, per economizzare gli pneumatici per le qualifiche. Spesso non è la combinazione ideale per le condizioni che si trovano al mattino e da qui i commenti negativi. I dati di quel turno non sono da prendere in considerazione troppo seriamente”.

Adesso è facile dirlo, ma non sarebbe stato meglio organizzare un test almeno con i collaudatori dopo che era stato riasfaltato il tracciato? Siete arrivati qui senza nessun dato.
Sarebbe stato meglio, avrebbe aiutato molto. Però non è facile organizzare un test con un calendario con così tante gare, inoltre bisogna mettersi tutti d’accordo. È sicuramente una buona idea”.

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