È stato un sabato più difficile del previsto quello vissuto dai due portacolori del team Pertamina Enduro VR46 sul tracciato di Aragon, dove Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi hanno concluso la Sprint fuori dalla zona punti. Al rientro dopo la dislocazione della spalla sofferta in Austria, il pilota romano ha dovuto stringere i denti per arrivare alla bandiera a scacchi in 15ª posizione, dopo 11 giri di gara abbastanza tormentati.
“Mi aspettavo di svegliarmi in condizioni migliori stamattina, invece oggi è stato il giorno peggiore da quando mi sono infortunato. Quello in cui ho avuto più dolore di tutti. Soffro tanto quando devo alzare l’intensità, come in qualifica. Mentre in gara vado fortissimo quando posso fare il mio passo da solo. Lo sapevamo già dalle prove, peccato però che sono incappato in po’ di episodi particolari”, ha raccontato Diggia a fine giornata.
“Questa Sprint è stata un po’ una giungla per me, perché sono stato centrato da Aleix alla prima curva, ed è stato un momento abbastanza spaventoso perché è strano che un pilota così esperto commetta questo genere di errori. Poi mi sono toccato con un po’ di piloti, come Augusto Fernandez e Miller e alla fine sono rimasto indietro. Anche perché tutti i contatti, a parte quello con Aleix, sono stati sulla spalla sinistra, che è quella che mi faceva male - ha sottolineato - Però mi vedo bene nella gara lunga perché consumo poco le gomme, quindi penso di poter fare una bella gara e prendere un po’ di motivazione per Misano”.
Con le condizioni offerte dal nuovo asfalto, forse quello di Aragon non è stato il miglior tracciato su cui tornare in azione.
“In realtà questo cambia poco, perché in MotoGP sei sempre al 100%. Quindi, come potresti cadere mentre stai facendo il giro della vita, come mi è successo in Austria, puoi cadere per un asfalto un po’ più scivoloso. Diciamo che la scelta era più che altro se fare la gara o meno e noi abbiamo deciso di disputarla, prendendoci tutti i rischi di un weekend - ha osservato il pilota Ducati - Sono tornato in gara dopo aver saltato l’Austria, sono riuscito a fare una buona partenza, ad attaccare e a tenere un buon passo. Dobbiamo prendere tutti gli aspetti positivi e non avere fretta di tornare davanti”.
Di Giannantonio è stato poi interrogato sulle straordinarie prestazioni di Marc Marquez in questo fine settimana, dando il suo parere sul modo in cui lo spagnolo sta facendo la differenza con la GP23.
“Se lo sapessi, forse lo farei anch’io. Non lo so. Sicuramente va molto forte, quindi avranno trovato qualcosa per permettergli di esprimere tutto il suo potenziale - ha commentato - Non so se dipenda solo dal tracciato. Non ho mai avuto l’occasione per mettermi dietro di lui questo weekend, perché non l’ho mai incontrato in pista. È sempre difficile giudicare dalla TV, ma è una pista dove è sempre andato fortissimo e ha ottenuto tanti podi e vittorie. È un circuito che gli è congeniale e in più, magari, ha trovato un feeling maggiore rispetto a tutti noi, con queste condizioni e questa moto e riesce a fare la differenza. Secondo me alla fine bisogna soltanto dargli atto che è bravo”.
Parlando poi dell’aderenza trovata ad Aragon ha aggiunto: “Il grip è strano questo weekend. È piuttosto basso e stamattina soprattutto era quasi prossimo allo zero. In gara però avevo delle buone sensazioni, anche grazie al fatto che siamo riusciti a fare un piccolo passo avanti con la moto. Ho faticato un po’ con l’anteriore e la spalla non mi aiutato, ma mi sono trovato bene con il posteriore”.
Bezzecchi: “Gran partenza nella Sprint, ma l’abbassatore ha vanificato tutto”
Impegnativa anche la gara di Bezzecchi, arrivato a un passo dalla zona punti. Condizionato da un problema con l’abbassatore, il romagnolo è stato costretto a ricostruire tutta la sua corsa e a recuperare buona parte del terreno perso, vedendo sfumare all’ultimo giro la nona posizione, dopo un bel duello con Francesco Bagnaia.
“Non saprei dire come è andata oggi: poteva andare un po’ meglio, ma anche un po’ peggio. Non è che qui abbiamo fatto passi da gigante: più o meno siamo sempre lì - ha commentato il Bez tracciando il bilancio della sua giornata - Stamattina, purtroppo, sono rimasto fuori dalla Q2 per pochissimo ed è un peccato perché con il mio tempo avrei potuto arrivare in seconda fila. Però funziona così: la Q1 è quasi più difficile. Nella Sprint, ho fatto una grandissima partenza, ma non mi si è sbloccato l’abbassatore, la moto è rimasta abbassata fino a Curva 8 e così ho perso tutte le posizioni che avevo guadagnato. Peccato, perché ero 7° alla prima curva. Poi non è stata una gara facile stando nel gruppone: c’è stata una bella bagarre e ci siamo divertiti, ma in termini di prestazione non è stata un granché. Non sapevo in che posizione fossi perché non sono mai riuscito a vedere bene la tabella, ma ho cercato di recuperare tutte le posizioni che ho potuto”.
Anche le condizioni del tracciato non hanno certamente aiutato il romagnolo. Ma non sono state quelle l’aspetto più difficile da affrontare in questo weekend.
“Sono stati più che altro i soliti problemi con la moto, perché le condizioni del tracciato sono uguali per tutti. È vero che oggi abbiamo trovato delle condizioni un po’ strane e la pioggia di questa notte non ha aiutato, però noi dobbiamo cercare più che altro di risolvere questi problemi - ha sottolineato - Oggi abbiamo cercato di fare una modifica per la Sprint, ma non mi è piaciuta perché ho perso tantissima fiducia in staccata, che era il punto in cui andavo più forte. Domani torneremo indietro e cercherò di guidare sopra ai problemi. Spero che la pista si sistemi un po’ con le gare della Moto2 e della Moto3 e che quella di domani sia una giornata un pochino più positiva”.