Bagnaia non pronuncia nemmeno una volta le parole ‘Michelin’ e ‘gomme’, ma è ben chiaro a quello che si riferisce quando parla dei suoi problemi nella Sprint di Aragon. Dopo delle buone qualifiche (3° posto sullo schieramento) Pecco è apparso irriconoscibile in gara e le difficoltà a guidare la sua Ducati erano bene evidenti. L’unico punto del 9° posto è tutto quello che è riuscito a ottenere e ha perso la testa del campionato a favore di Martin, che ora lo precede di 3 punti. Un disastro totale, iniziato con una bruttissima imbarcata in partenza.
“La prima cosa che avevo chiesto ieri in Safety Commission era di pulire la linea di partenza - inizia il suo racconto Bagnaia - Forse l’hanno fatto, ma è piovuto e avrebbero dovuto comunque rifarlo. Appena sono arrivato sullo schieramento ho visto quanto fosse sporco, ho cercato di prevenire quello che è successo, ho rilasciato più lentamente la frizione, ma non è cambiato niente. Sono stato fortunato che Alex Marquez è riuscito ad evitarmi, altrimenti sarebbe stato molto pericoloso. Ho solo cercato di non perdere posizioni e alla fine non ne ho perse nemmeno tante”.
I veri problemi sono iniziati dopo…
“Sono arrivato alla curva 5, ho cercato di superare Oliveira, e ho capito che qualcosa non funzionava. La ruota anteriore si bloccava quando piegavo usando un po’ di freno, perdevo una vita, non riuscivo a inserire la moto in curva, è stata una gara tosta”.
Cosa è accaduto?
“Semplicemente è successo quello che era già successo ieri mattina, nelle FP1. È qualcosa che va al di là nostre capacità, di quello che possiamo fare su moto, è fuori dal nostro controllo. È qualcosa di casuale”.
Da quello che dici sembra un problema di gomma, da Michelin hai avuto risposte?
“Io non ho parlato di Michelin, in ogni caso avremo un confronto più tardi. Posso solo dire che questo problema non è derivato da me, dalla moto o dal lavoro del team”.
Però quando sei rientrato al box hai fatto il segno ‘2’ con le dita al tuo tecnico Michelin…
“Lo stavo solo salutando (ride)”.
Non è la prima volta che succedono questi problemi…
“Questa volta ho avuto le stesse brutte sensazioni all’anteriore due volte nello stesso fine settimana ed è qualcosa che non deve accadere”.
Pressione e temperatura era sotto controllo?
“Pressione e temperatura erano perfette”.
Sembra quello che era successo lo scorso anno a Martin in Qatar.
“Era successo anche a me il sabato in quel GP, è qualcosa di simile. È qualcosa fuori dal nostro controllo”.
Senza quel problema, avresti potuto provare a contrastare Marquez?
“La mia ambizione è quella di provare sempre a vincere, ma a essere realisti il mio potenziale era di lottare con Martin, avevamo un passo molto simile. Marc sta riuscendo in qualcosa che viene molto complicato a tutti gli altri piloti. Sicuramente avrei provato a seguirlo, magari a infastidirlo, in ogni caso è andata così. Con Jorge, invece, avrei potuto farcela”.
Almeno hai avuto la meglio su Bezzecchi all’ultimo giro…
“Avevo un bell’aiuto dal mio ‘motorone’ (ride). Ho provato a fare di tutto, anche un punto è importante, i campionati si possono vincere anche per quello”.
Come fa Marquez a fare così tanta differenza in questa pista?
“Fa 3 o 4 curve in un modo diverso da tutti gli altri piloti Ducati, ma non in termine di traiettorie. Piega 5° in più senza perdere l’anteriore, ci riesce solo a lui, penso per il suo stile di guida, ha un controllo del mezzo che lo aiuta. Lì fa la differenza. Ho provato a farlo anch’io, ma perdo il davanti e di conseguenza il posteriore. È un qualcosa che non viene dalla moto, ma dal pilota”.
Domani qual è l’obiettivo?
“È quello di cercare di infastidire Marc e tutto dipenderà dalla partenza. Magari sfrutterò un po’ di più le gomme negli primi giri e poi vedremo cosa può succedere. Però deve andare tutto liscio, servono il miglior me stesso e la miglior Ducati per cercare di impensierirlo. I mio obiettivo, però, è Martin. Oggi ho perso 8 punti, domani dovrò provare a riguadagnarne qualcuno”.