Questa volta per Marc Marquez è difficile non pensare in grande. Da quando è salito sulla Ducati ha sempre voluto tenere un profilo basso, ma nel venerdì di Aragon ha fatto la differenza. Al mattino aveva dato quasi mezzo secondo a Martin, nel pomeriggio è stato l’unico a scendere sotto il muro del 1’46” (e nessuno ci era mai riuscito prima). Non esaltarsi è difficile, anche perché sia Jorge sia Bagnaia sono a più di mezzo secondo da lui. “È venerdì, devo stare calmo e con i piedi per terra - tira il freno il pilota del team Gresini - La mia previsione è che domani saremo tutti più vicini, il mio obiettivo è stare in prima fila o, se non fosse possibile, al peggio in seconda, altrimenti non avrei nessuna possibilità nella Sprint e in gara. Perciò continuerò con la stessa intensità e lo stesso modo”.
È stato un venerdì diverso dagli altri per te.
“Quando hai la velocità, tutto funziona meglio e puoi lavorare di più con le gomme usate, concentrarti meno sul giro secco. È tutto più facile. Abbiamo iniziato con una buona base”.
Da dove arriva questo miglioramento?
“Già in Austria mi ero sentito molto bene, anche se poi questo non è stato rispecchiato dai risultati. Ero molto a mio agio perché piano piano stiamo scoprendo e cambiando delle piccole cose che si adattano meglio al mio stile di guida. Da lì, siamo arrivati in un circuito che mi è favorevole e con condizioni perfette per me, con un asfalto scivoloso, condizioni che cambiavano a ogni uscita, c’era poca fiducia sull’avantreno, adattarmi in fretta è uno dei miei punti forti. Ho fatto il record del circuito e penso che da qui in poi la pista si stabilizzerà e i tempi saranno più vicini”.
Chi più chi meno, tutti hanno faticato con il nuovo asfalto. Tu no.
“È uno dei miei punti forti, come ho detto, riesco ad adattarmi velocemente alle diverse condizioni. In un test, quando fai tanti giri, sono veloce come tutti, ma ho la capacità di andare forte subito. Devo anche dire che hanno fatto un gran lavoro con il nuovo asfalto perché non è mai facile averne uno che al primo anno abbia così tanto grip. Ieri, camminando per il circuito, mi preoccupavano un po’ i rattoppi sull’asfalto, ma in moto non si notano nemmeno, hanno la stessa aderenza dell’asfalto normale. I tempi dicono tutto, ho fatto il record della pista e domani lo abbasseremo molto di più”.
Ti soddisfa di più il record della pista o il tuo passo?
“Le sensazioni che ho avuto, mi divertivo. Alla terza uscita mi segnalavano di rientrare al box e io ho continuato a girare, me la stavo godendo (ride)”.
Sembri sorpreso di essere stato così competitivo.
“Sì, mi aspettavo di essere veloce perché questa è una pista che mi piace, ma non con questo vantaggio. Non è la prima volta che mi succede ad Aragon il venerdì e poi gli altri si avvicinano. Quindi non devo stressarmi, so che gli altri diminuiranno il gap”.
Hai la possibilità di puntare alla vittoria?
“Oggi dico sì, è stato il mio migliore venerdì dal 2021, quindi sono messo molto bene, anche se non mi voglio mettere pressione addosso. Domani dovrò mantenere questo livello perché gli altri si avvicineranno. Detto questo, ho una buona opportunità ma è solo venerdì”.
Credi sia un vantaggio per te non avere corso qui l’anno passato?
“No, perché non mi sono nemmeno allenato qui, a differenza di altri piloti. È una pista che si è sempre adattata bene al mio stile di guida e ne sto approfittando”.
Ti secca che questa sera gli altri piloti Ducati potranno studiare i tuoi dati?
“No, perché la GP23 e la GP24 sono un po’ diverse, si usano setup differenti e si fa il tempo in un altro modo. Sto capendo che devo adattare la moto al mio stile e il mio capotecnico mi sta conoscendo sempre di più e sa quello che mi serve. Credo che gli altri miglioreranno più grazie al loro talento e alla loro squadra che non guardando i miei dati”.
La GP23 potrebbe avere un vantaggio rispetto alla GP24 su questo tracciato?
“Non lo so, non ho guardato i dati degli altri e non lo farò oggi perché quando sei veloce devi solo guidare con l’istinto. La GP24 mette molta coppia sull’asfalto e quando c’è poco grip è quello il limite, non la moto, infatti oggi Zarco con la Honda è stato nei primi 10. La GP24 ha già fatto un grande passo in avanti dal mattino al pomeriggio e ne farà un altro domani. Sembra che oggi abbiano faticato, ma in Q2 sono entrate tre moto 2024 e due moto 2023, quindi sono molto veloci”.