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Di Giannantonio: “La Q1? Essere riuscito a guidare una MotoGP è già una vittoria”

“Abbiamo fatto un gran lavoro, perché fino a 5 giorni fa non riuscivo nemmeno a fare dei movimenti di base con la spalla. Il gap tra GP23 e 24? Quando saremo tutti a posto, cambierà poco rispetto alle altre gare”

MotoGP: Di Giannantonio: “La Q1? Essere riuscito a guidare una MotoGP è già una vittoria”

Si è chiuso a un passo dalla Top 10 il venerdì ad Aragon di Fabio Di Giannantonio. Al rientro dopo la dislocazione della spalla sinistra rimediata in Austria, il portacolori del team Pertamina Enduro VR46 ha infatti concluso le FP2 in 13ª posizione, fermandosi a poco meno di un decimo dall’accesso diretto alla Q2. Un risultato che lascia un pizzico di rammarico al pilota romano, il quale preferisce però concentrarsi sul lato positivo della giornata.

“Bisogna essere molto obiettivi: secondo me essere risuscito a guidare una MotoGP oggi è una vittoria, perché fino a cinque giorni fa facevo fatica a fare dei movimenti basilari con la spalla. Vuol dire che ho fatto un gran lavoro a casa e sono contentissimo di riuscire a guidare e a fare la gara” ha affermato Fabio, che sta soffrendo parecchio in sella alla sua Desmosedici.

“Ovviamente, faccio un po’ fatica nella guida e quando aumento l’intensità non riesco a essere fluido e preciso, sono un po’ macchinoso sulla moto, e sono anche un po’ in protezione perché ogni tanto mi arrivano delle fitte che fanno molto male - ha spiegato - Per me stiamo facendo un buon lavoro nel complesso, perché vado abbastanza bene nel passo gara. Ci sono un paio di curve in cui perdiamo tanto e sistemandole possiamo fare un grande passo avanti. È un peccato non essere entrati in Q2, però ci proviamo domani”.

Il limiti fisici non sono gli unici riscontrati da Diggia, ma sicuramente quelli che hanno condizionato di più le sue prestazioni.

“Diciamo che per essere veramente vicini ai primi dovremmo migliorare un po’ anche la moto dove sento che spinge tanto sull’anteriore. Sto soffrendo un po’ questa mancanza di grip in angolo, ma a parte questo dipende dal fatto che mi è uscita la spalla due settimane fa. Era normale essere a questo punto e secondo me stiamo già facendo un lavorone”, ha sottolineato.

La tenuta della spalla, tuttavia, non sembra preoccupa particolarmente il ducatista, convinto di poter affrontare sia la Sprint che il GP.

“Oggi non ho usato la dose per la gara, ma un po’ di antidolorifici li ho dovuti prendere, perché stamattina era già critico mettere la tuta - ha affermato - Non ho mai fatto 10 o 20 giri, ma non sono molto preoccupato perché per me la parte peggiore del weekend sarà domani in qualifica o nel caso in cui debba battagliare ed essere più aggressivo sulla moto. Mettendomi a fare il mio passo in gara, penso di poter gestire bene il dolore”.

Interrogato poi sul fatto che il divario tra le Ducati GP23 e le GP24 sembra essersi ridotto sul tracciato di Aragon, Di Giannantonio ha poi concluso fornendo il suo punto di vista sulla questione.

“Non saprei dirlo, perché non mi sono informato e non ho capito bene perché i piloti ufficiali stanno facendo più fatica. Anche se in realtà di fatica non ne ho vista poi tanta nel secondo turno, perché Pecco girava fortissimo con le medie - ha ammesso - Però, secondo me, noi abbiamo un ottimo potenziale e, come tutti i weekend, quando tutti saremo a posto, ritroveremo sempre questo gap e cambierà poco rispetto alle altre gare”.

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