Lo avevamo lasciato con tanto amaro in bocca per via del deludente settimo posto ottenuto nel GP del Red Bull Ring, per cui alla vigilia dell'appuntamento di Aragon Maverick Vinales ha rivelato di puntare soltanto a mettersi alle spalle quel risultato al di sotto delle attese e tornare a battagliare per il podio.
"Non avremo molto di nuovo da provare, di conseguenza dobbiamo cercare di inquadrare subito le cose su cui concentrarci", ha dettato i compiti per il weekend. In realtà una novità importante ci sarà e vedrà l'intero gruppo sulla medesima barca, l'asfalto.
"Ho fatto solo un paio di giri, per cui non ho dati su cui basarmi. Mi aspetto comunque di vederlo migliorare via via. Diciamo che in questo fine settimana potrà succedere di tutto e bisognerà farsi trovare pronti ad approfittare delle opportunità perché le prestazioni saranno livellate. Vincere sarà difficile, ma dobbiamo almeno lottare. In generale questo è un circuito diverso da quelli incontrati finora, se poi aggiungiamo l'incognita del fondo è complicato farsi delle aspettative. Credo che la situazione in cui ci troveremo sarà un po' quella del Qatar quando all'inizio la pista è piena di polvere. Quando toccherà alle Moto 3 ne sapremo di più".
Se il 2024 vede un po' tutti i costruttori che non siano Ducati doversi accontentare delle briciole il 2025 potrebbe regalare qualche sorpresa in più. "Entrare tra i primi quattro sarà più facile, seppur ci saranno tre GP25. Mi attendo poi rimescolamenti anche per via dei tanti cambiamenti di casacca. Guardando all'oggi, a Spielberg la Desmosedici era inarrivabile e io ho guidato bene. Oltreoceano potrebbe essere diverso. L'importante è in ogni caso dare il massimo e per quanto mi riguarda essere vicino ai migliori, oltre che il primo tra le Aprilia".
Interrogato se a suo avviso la Casa di Borgo Panigale non sia stata agevolata dalle Michelin 2024, l'iberico ha detto: "Al principio del campionato sembrava di no, perché lamentavano tante vibrazioni, ma sembra abbiano trovato qualcosa che ha consentito loro di fare un passo avanti. Anche noi ne abbiamo sofferto un po', ma in maniera accettabile - ha ammesso prima di proseguire nel pensiero agganciandosi a quanto avvenuto in Stiria - La gomma anteriore non ci ha mai dato problemi, ma in Austria già al giro 2 ho patito il surriscaldamento sia davanti, sia dietro. Forse era legato circuito. Qui di solito di accusa il basso grip, vedremo con l'asfalto nuovo. Credo che l'assetto base dovrebbe funzionare".