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MotoGP, Marquez: "Favorito ad Aragon? Quest'anno non ho ancora vinto niente"

"Ci sono tante curve a sinistra, ma anche al Sachsenring e lì c'erano tanti piloti molto veloci. Se non dovessi vincere quest'anno non sarebbe un problema, so che nel 2025 avrò più possibilità"

MotoGP: Marquez:

Per Marc Marquez la pista di Aragon può senza dubbio rappresentare una onesta chance di vincere il primo Gran Premio in sella alla Ducati. Il Motorland è sempre stata una delle sue piste preferite, ma in questa stagione c’è una variabile da considerare che potrà rivelarsi determinante e si tratta del nuovo asfalto posato sul tracciato, che rischia di alterare profondamente il grip disponibile. Un elemento che metterà i piloti davanti ad una scelta complessa, perché la strategia potrà rivelarsi uno dei fattori più importanti per pensare di salire sul podio.

Marc sa inoltre di dover segnare punti pesanti per cercare di restare attaccato ai tre piloti che lo precedono nella generale, ovvero Bagnaia, Martìn e Bastianini. Rispetto a Pecco, il suo gap è adesso a quota -83 punti ed è difficile immaginare che Marc possa essere considerato ancora un serio contendente per il titolo. Ma sono invece solo 22 i punti che lo separano da Bastianini, rendendo il podio iridato l’unico obiettivo realistico per Marc a questo punto della stagione.

"Quando arriviamo in un circuito che mi piace e su cui sono stato forte in passato tutti dicono che sono il favorito - le parole di Marc - Ma questo è il presente e so che facendo un weekend davvero perfetto, forse ho la possibilità di lottare con i migliori, quelli che sono davvero in forma oggi. In Austria ero vicino, mi sentivo davvero molto vicino e penso che sia stato il fine settimana in cui avevo maggiore fiducia con la moto. Vediamo come inizia la FP1, sarà cruciale".

Quindi pensi di poter vincere qui?
"Si, se trovo subito il passo penso di esserci".

Ormai siamo oltre metà stagione, a che punto ti senti nel tuo processo di apprendimento sulla Ducati?
"Direi che nella prima parte di stagione dovevo costruire qualcosa con la moto, con la squadra. Adesso mi sento benissimo con i ragazzi, con la moto. Magari in alcune piste arriviamo e soffriamo e so che potrà capitare di nuovo su altre piste, ma so anche di avere la possibilità di migliorare ovunque. Poi ci sono piste dove mi sento veloce dall'inizio e su quelle cerco di lottare con i più veloci, ma serve essere perfetti. Il mio obiettivo è lottare per il podio e poi magari pensare alla vittoria. Se non dovesse arrivare quest'anno, so che di certo l'anno prossimo avrà più possibilità". 

Come vedi la partenza della stagione 2025 dalla Thailandia?
"Penso che sia una buona decisione, perché al momento quasi tutte le gare asiatiche sono concentrate nello stesso periodo della stagione. Alla fine, sempre verso ottobre e novembre. Penso che correrci anche ad inizio anno sia una cosa ottima perché sappiamo che quelli sono i mercati più interessanti per le Case, quindi credo sia un bene dividere le gare in Asia tra inizio e fine stagione"

Aragon è una pista particolare, credi di iniziare con un assetto diverso dal solito?
"Direi che non inizieremo con un assetto diverso dal solito. Ogni pilota ha un suo stile per l'engine brake, io ho uno stile particolare ed ho bisogno di un assetto particolare per questo componente, quindi è l'aspetto su cui lavoriamo di più all'inizio. Spero che l'assetto base che abbiamo adesso funzioni bene qui". 

Con tutte queste curve a sinistra, pensi di avere un vantaggio?
"L'obiettivo è non perdere dai migliori nelle curve a destra e poi guadagnare in quelle a sinistra! Ma ovviamente sono tutti veloci, anche al Sachsenring dove tutte le curve sono a sinistra, erano tutti molto veloci. Abbiamo bisogno di capire quale sia il mio livello domani ed anche quale sia il livello dei nostri avversari. Di certo correre su una pista che mi piace è un aiuto, lo dico perché so che posso entrare in pista e arrivare prima al limite. Però non devo dimenticare che fino ad ora in questa stagione non ho ancora vinto una gara. Serve continuare a lavorare duramente per avere questa possibilità domenica o nelle prossime gare. 

Ti sei allenato spesso con David Alonso ultimamente, come sta andando?
"David Alonso è una spugna. E' giovane, ha talento. Gli dico qualcosa ad inizio giornata, gli do un suggerimento e vedi che a fine giornata diventa più veloce di me in qualcosa. Ogni volta che ci alleniamo assieme si impegna al massimo ed è un qualcosa che mi piace tantissimo. Nella mia carriera ho corso tanto, ho vinto tanto. Ma in ogni caso ho spesso questo bisogno di sentire questo spirito così forte di un pilota giovane, che si allena al limite anche quando ci sono oltre 40 gradi. Mi regala quella carica in più che mi serve".

In Giappone hanno provato a correre nello stesso weekend con le vetture GT e le SBK facendo il sold out. Pensi che in futuro vedremo qualcosa del genere con MotoGP e F1?
"Dal punto di vista tecnico la vedo complicata. Quando la F1 gira su una pista lascia tanti residui di gomma, diventerebbe complicato. Io penso che la MotoGP sia uno sport che è in grado di fare sold out ad ogni singolo evento. Credo che si stia lavorando molto bene in questo paddock, quindi penso che si debba continuare su questa strada per riuscirci ad ogni gara". 

photocredit@ Pier Luca Brunetti

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