Il maltempo ha finalmente concesso una piccola tregua sull’Isola di Man, permettendo agli organizzatori del Manx Grand Prix di portare a termine il corposo programma di gare previsto per questo lunedì di fine agosto. Una giornata in cui non sono mancati rinvii, imprevisti, e colpi di scena. A cominciare dall’assegnazione della vittoria della gara Junior ad Andrea Majola, autore di una fantastica doppietta con Maurizio Bottalico. Vediamo cosa è successo nelle varie classi.
Ingham domina la Senior, Bottalico ko al 1° giro
Si è chiusa nel segno di Daniel Ingham la gara della classe Senior del Manx GP, svolta nell’occasione sulla distanza di due giri. Dominatore dall’inizio alla fine della corsa, il pilota inglese ha fatto il vuoto in sella alla Yamaha YZF-R6 di Castings Technology, concludendo il giro di apertura con un vantaggio di 23”1 sulla Kawasaki ZX-600-RF di Chris Cook, primo degli inseguitori. Un gap che Ingham ha consolidato nella tornata successiva, conclusa alla media di 118,868 mph, andando a conquistare la sua prima vittoria nella categoria (dopo aver collezionato un secondo e un terzo posto negli ultimi due anni), con 35”4 di margine su Cook e Sam Johnson a completare il podio.
È durata meno di 5 km, invece, la gara di Maurizio Bottalico, costretto al ritiro a Greeba Bridge da un problema al motore della Kawasaki ZX-600-RF del team Motozoo. La fortuna sembra non volerne proprio sapere di assistere il Campione in carica dell’Europeo in Salita classe Superbike nella classe Senior, dove lo scorso anno era stato obbligato alla resa da un problema all’impianto frenante della sua Honda. Sempre all’inizio del primo giro di gara.
Problemi per Dunlop, Lougher trionfa nella Lightweight con Bonetti 6° assoluto
Doveva essere la gara del riscatto per Michael Dunlop dopo il ritiro dello scorso anno, invece quella della classe Lightweight è stata ancora una volta una corsa stregata per “The Bull”. Presa subito la leadership, in una manche accorciata a un solo giro per permettere lo svolgimento anche della Classic Senior nonostante un peggioramento delle condizioni meteo, Dunlop sembrava viaggiare indisturbato verso la vittoria, ampliando progressivamente il suo margine su Ian Lougher, primo degli inseguitori.
Tutto però è cambiato subito dopo Ramsey, quando un problema alla Honda RS250 del suo team MD Racing ha vistosamente rallentato il passo del pilota più vincente di sempre al TT, giunto al traguardo in 15ª posizione. Con un altro grande protagonista come il vincitore dello scorso anno, Mike Browne, out nei pressi di Quarter Bridge, è stato il suo compagno di squadra Lougher a regalare il successo al team Laycock Racing trionfando nella gara delle moto a due tempi da 250 cc, con 22”2 di vantaggio su Lee Johnston, secondo classificato davanti a Stuart Hall.
Quarta piazza per Rhys Hardisty, seguito dalla KTM RC390 del team team Faraldo Racing guidata da Michael Evans, quinto assoluto e primo nella classe Ultra-Lightweight con meno di 5” di vantaggio su un ottimo Stefano Bonetti, classificatosi al 6° posto assoluto e al secondo di categoria, con la Kawasaki ZX-4RR Trophy dello Speed Shadows Racing Team, preparata dal team Prodina. Ha invece chiuso ai piedi della Top 10 Bottalico, in 11ª posizione con la Kawasaki ZX-4RR di Svalvolati Racing e MCR Squadra Corse.
Browne si rifà imponendosi nella Classic Superbike
Ci ha messo poco Browne a riprendersi dalla delusione per il ritiro nella Lightweight. Il pilota irlandese ha infatti conquistato la vittoria nella nella Classic Superbike, ultima gara di questa densa giornata d’azione, avendo la meglio sui due piloti del team Greenall Racing Kawasaki, Rob Hodson e Derek Sheils, in sella Ducati 916 del team Bike Specialist & Key Racing.
Un successo mai in discussione quello di Browne, che ha trionfato con 13”9 di vantaggio sul primo dei suoi inseguitori, in una manche conclusasi dopo il primo dei due giri previsti, a causa della ridotta visibilità nel tratto della Montagna. Quarta piazza per Craig Neve, seguito da Dominic Herbertson e Ian Hutchinson, mentre Bonetti ha chiuso la corsa in 14ª posizione con la Bimota YB4 dello Speed Shadows Racing Team.
Non hanno preso parte alla manche Michael Dunlop e Jamie Coward, mentre Lee Johnston, James Hind e Shaun Anderson si sono ritirati nel corso della prima e unica tornata di gara.
Anderson la spunta su McGuinness nella Classic Senior
Le classi Senior Classic e Junior Classic, invece, hanno condiviso la griglia nella prima gara di giornata. Una Sprint da un solo giro in cui Shaun Anderson è riuscito a conquistare la sua prima vittoria al Manx GP, avendo la meglio per soli 163 millesimi su John McGuinness nella Senior Classic.
Scattato davanti a tutti, “McPint” sembrava avere la vittoria in tasca fino al tornante di Ramsey, dove è arrivato con un vantaggio di 4”7 sulla Paton BIC 500 gemella di Anderson. Ma il suo rivale è riuscito a recuperare progressivamente terreno nel tratto finale del tracciato, battendo “in volata” il 23 volte vincitore al TT. È stato invece Adam Mclean a completare il podio in sella alla Royal Enfield 500 #9, spuntandola per meno di un secondo sulla Norton ES2 di Mike Browne.
Con buona parte dei favoriti che hanno scelto di gareggiare nella Senior, è stato il newcomer Harley Rushton, 13° assoluto, a imporsi nella Classic Junior, trionfando con un margine di 48”9 su Glen English. Medaglia di bronzo per Mark Johnson, che ha chiuso la corsa occupando la terza posizione della categoria.
Photo credit: Manx Grand Prix e Speed Shadows Racing Team