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WRS: per vedere con chiarezza, da Luna Rossa alla MotoGP

VIDEO - Come vengono realizzati i cupolini delle moto e della barca più veloce al mondo? Ce lo spiega Nicolas Zavoli di WRS, azienda leader che fornisce tra gli altri Pramac in MotoGP e BMW in SBK, oltre che la magnifica Luna Rossa

WRS: per vedere con chiarezza, da Luna Rossa alla MotoGP
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Qualsiasi motocilcista che sia mai sceso in pista in sella alla propria moto sa benissimo quanto possa essere importante potersi 'accucciare' sul serbatoio in rettlineo e sentirsi tutt'uno con la moto mentre si snocciolano le marce e la velocità aumenta. Serve però avere la giusta protezione, perché il rischio è di subire troppa pressione dall'aria, stancarsi più del dovuto e magari anche di vedere delle immagini leggermente deformate attraverso un plexiglass non all'altezza. 

C'è chi però ha fatto dell'eccellenza in questo ambito la propria missione aziendale e parliamo di WRS, che fornisce tantissime squadre sia in MotoGP che in SBK, oltre che in Moto2 e Moto3. Partnership importanti con squadre come la Pramac nel motomondiale e la BMW Rokit tra le derivate chiariscono quale sia il livello di queste squadre, ma c'è anche una ciliegina sulla torta che non riguarda le moto e la pista. Anche se in un certo senso, anche Luna Rossa affronta la sua pista, pur se non ricoperta di asfalto. Ci siamo fatti raccontare da Nicolas Zavoli di WRS come si arriva a produrre questi cupolini.

Quando guardi un cupolino come questo, pensi che tutto sommato non sia complesso da realizzare. Ma in realtà non è così. 
"Si, dietro quello che produciamo c’è tanto studio. Per quanto riguarda l’aspetto aerodinamico della moto, la protezione del pilota avviene soprattutto per la forma del cupolino, sia della carena in carbonio che il plexiglass. Quindi sono tutti studiati per ogni pilota, perché ognuno ha le sue esigenze che derivano dalla statura del pilota ma anche dalla posizione che assume quando è in sella. C’è tanto lavoro in inverno, ma tante squadre continuano a lavorarci anche dopo perché spesso le forme aerodinamiche cambiano durante la stagione".

Quanti ne fornite ad ogni squadra in una stagione?
"Direi che per ogni moto si devono considerare 30 o 40 cupolini a stagione, e non parlo solo di sostituzioni per cadute ovviamente. Magari i meccanici che lavorano sulle moto li graffiano per pulirli rapidamente, quindi a volte li sostituiamo per questa ragione. Questo è un mondo veloce, c'è da capirlo".

Vedere bene ad oltre 350 km/h è fondamentale, è difficile riuscire a renderlo possibile?
"I piloti sono molto attenti alla visibilità in sella. Noi per fortuna abbiamo un immenso know how che ci permette di garantire sempre il massimo delle prestazioni, ad esempio i nostri capolini hanno una trasparenza assoluta anche quando sei in piega ed è una cosa importante. Quando sei a moto dritta problemi non ce ne sono, ma se inclini tanto la moto"…

Ma il materiale usato per la MotoGP è lo stesso che si utilizza sulle moto stradali?
"I cupolini di gran parte delle moto stradali sono in policarbonato, sono fatti con un materiale resistente ma che magari ha più ondulazioni, è leggermente più opaco. Diciamo che è un prodotto pensato spesso per fare grandi numeri. Noi usiamo un materiale che si chiama PMMA, un materiale che ha una trasparenza anche superiore a quella del vetro. Sarebbe capace di restare completamente trasparente anche se lo realizzassimo spesso due centimetri, come se fosse ghiaccio. Però l’aspetto complesso è la termoformatura, perché lì diventa complesso mantenere le caratteristiche di trasparenza che vogliamo ottenere".

Non solo moto e pista, c'è un bel progetto che riguarda il mare!
"Si, con Luna Rossa abbiamo realizzato questo grandissimo progetto per la America’s Cup. Questo cupolino che abbiamo costruito per loro ha lo stesso spessore di un cupolino da MotoGP, quindi ha la stessa trasparenza. Solo che lì parliamo di un cupolino di circa 2 metri, quindi potete immaginare tutto il lavoro di ricerca e sviluppo che c’è voluto. Non è stato facile, ma alla fine gli abbiamo dato esattamente quello che ci hanno chiesto di realizzare".

Vi confrontate con i piloti oppure con altre figure nel box per definire tutto di solito?
"Ogni squadra ha il suo referente, di solito è il capotecnico di ogni pilota, infatti noi realizziamo ogni cupolino su specifica richiesta per ogni pilota. Si fanno test in galleria del vento, si cerca il miglior compromesso aerodinamico. Giusto per chiarirne l’importanza, abbiamo fatto un test in Moto3 con uno dei team già importanti qualche settimana fa e con un cupolino leggermente diverso la moto ha guadagnato 3 km/h di velocità, modificando solo il cupolino. Ovviamente meno cavalli ci sono, più è importante l’aerodinamica e questo è il risultato".

 

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