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MotoGP, Gran Premio d'Austria: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Il Red Bull Ring è sempre più rosso, bolognese. Bagnaia si diverte nel suo parco giochi, meno tutti i suoi avversari. Si rivede Vietti

MotoGP: Gran Premio d'Austria: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Sull’anello del toro, il rosso è declinato solo nella sfumatura bolognese. Più brillante quando a indossarlo è Bagnaia. Pecco scorrazza nel suo parco giochi e invita a giocare con lui Martin e Bastianini, a patto che accettino di arrivargli dietro. C’è poco da scegliere, il campione de mondo è inarrivabile. Come l’altro piemontese del paddock, quel Vietti che finalmente torna a sorridere in Moto2. Per gli altri errori e delusioni sotto la dittatura del campione del mondo.

IL BELLO – Pecco Settebellezze, come le vittorie di quest’anno, che diventano 25 in MotoGp. Abbastanza per entrare nel club con la selezione all’ingresso più rigida del motomondiale: quello dei piloti più vincenti di sempre. Non servono giacca e cravatta, ma una tuta di pelle e tanti successi. Bagnaia aveva entrambi e il cordone gli è stato aperto.

IL BRUTTO – Due italiani vincenti in MotoGp e Moto2, due sul podio della classe regina e due nei primi 5 di quella intermedia. In Moto3, in compenso, regna il silenzio. Gli altri hanno la cantera, noi una cantina vuota. Ci chiedono a quando risale l’ultima vittoria tricolore nella categoria cadetta, non abbiamo il coraggio di controllare per non rovinarci la giornata.

IL CATTIVO – Giovedì la proiezione della pellicola “Aleix Espargarò contro i piloti anziani”. Venerdì il sequel: “Aleix Espargarò contro la stampa spagnola”. In due giorni è riuscito a fare arrabbiare mezzo paddock, difficile abbia voglia di completare la triologia. Meglio pensare al podio nella Sprint.

LA DELUSIONE – KTM aveva voglia di fare parlare di sé nel GP di casa. Ci è riuscita grazie all’esteticamente discutibile ala sul forcellone e alle tante (troppe) cadute di Acosta. Essere i primi degli altri non basta e neppure lo sponsor energetico è capace di mettere le ali alla RC16.

LA CONFERMA – Ci ha pensato Martin a non fare diventare la crociera di Bagnaia fra le montagne austriache una navigazione solitaria. Jorge ci prove, non si arrende e ci piace. In pista si prende i giusti rischi, sotto la doccia qualcuno di più.

L’ERRORE – Ai Ogura non aveva mai toccato l’asfalto per tutti i primi 10 GP della stagione. Ha ceduto alla gravità solo in Austria. Si è infortunato e ha dovuto saltare la gara. La solita buona vista della sfortuna.

LA SORPRESA – Dai monti del Piemonte a quelli della Stiria, l’aria frizzante rinvigorisce Celestino Vietti. Al posto di una camminata preferisce girare in tondo con la sua moto, a velocità irraggiungibili per tutti gli altri.

IL SORPASSO – L’abbassatore non si abbassa e la gara di Marc Marquez diventa in salita. Cose che capitano, naturalmente nel momento sbagliato. Un disastro per lui, una benedizione per noi che abbiamo potuto goderci (ancora una volta) i suoi sorpassi.

LA CURIOSITA’ – Dorna potrebbe colorare il podio di rosso, tanto Ducati lo fa da 8 Gran Premi di fila. In totale sono 17, come era riuscita solo Honda. Ecco il prossimo record da battere.

IO L’AVEVO DETTO – Pol Espargarò: “nei test al Red Bull Ring ho girato più veloce del record di Bagnaia”. Sì, ma quello dell’anno scorso.

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