E' stata una "gara di sopravvivenza", la definisce così Maverick Vinales la domenica sul circuito austriaco in cui per l'ottava gara consecutiva la Ducati ha dominato la classifica occupando l'intero podio. Una gara di resistenza quindi per lo spagnolo, 6° alla partenza e 7° all'arrivo proprio dietro a una Ducati, quella di Bezzecchi. Indiziato principale sembra essere stato un problema ai freni, determinante in un circuito stop&go come quello del RedBull Ring. Maverick punta quindi il dito su questo aspetto per riportare l'Aprilia a lottare ai vertici, senza risparmiare poi un commento sarcastico sulle temperature elevate nelle quali "il nero dell'Aprilia certo non aiuta".
Oggi c'è stata una bella lotta col tuo compagno di squadra Aleix.
"In generale sopratutto su questo circuito in cui le frenate contano moltissimo abbiamo delle difficoltà - esordisce Vinales - fermare la moto durante la gara rende tutto più complicato. E' stata una gara di sopravvivenza, in cui ho fatto il massimo che potessi fare. Nel complesso però penso che il settimo posto sia un buon risultato, abbiamo ottenuto dei punti e cerchiamo di migliorare. La moto in alcuni punti era molto competitiva, ma sulle frenate c'è ancora del lavoro da fare, in particolare sul rettilineo".
Oggi è andata decisamente meglio che nella sprint, cosa è cambiato?
"Non abbiamo modificato il setup, sicuramente la partenza pulita ha aiutato, ho avuto via libera da subito e questo mi ha aiutato a gestire meglio le gomme. La media al posteriore ovviamente si comporta diversamente, spingendo meno sull'anteriore ed anche questo ha aiutato. Ma penso che nello specifico il grosso del merito sia stata la gestione delle gomme nella seconda metà di gara. A essere sinceri mi aspettavo di arrivare a fine gara in condizioni ben peggiori con le gomme".
Da cosa dipendono le vostre difficoltà nel frenare la moto, una questione di freni, di sospensioni o c'è dell'altro?
"Credo che sia questione di come si carica l'anteriore, quindi è probabile che non lo stiamo ancora caricando nel modo giusto. Se osservi le Ducati sono sempre molto libere col posteriore, questo permette loro di frenare con facilità. Con la nostra moto quando freni tutto il peso va a terra, non viene trasferito, al momento stiamo cercando di capire se sia questo il problema. Anche questa mattina ho provato a spostare il peso sull'anteriore ed alzare il posteriore ma è stato impossibile, credo che questa sia la chiave per tornare a lottare ai vertici".
Si dice spesso che è difficile superare con l'Aprilia. Hai dovuto sorprendere Aleix alla curva 9?
"In realtà se mi trovo dietro ad una Yamaha od una Aprilia è normale compiere un sorpasso. Dietro ad una Ducati od una KTM invece è complicato, tutta un'altra storia. La loro velocità massima è maggiore, quella fa la differenza".
Le temperature sono state un problema?
"Oggi no, ma sicuramente potremmo cercare di trovare un modo per cambiare i flussi d'aria per evitare che si surriscaldi. Ma è difficile, potremmo peggiorare le cose. O magari potremmo pensare ad un colore alternativo in queste condizioni, il nero non aiuta".
Aleix: è stato un incubo, come essere senza freni
Dello stesso avviso è stato il Capitano Aleix Espargarò, che pur essendo partito 4° ha chiuso 9° dietro alla Ducati di Morbidelli.
"Ieri le temperature erano state un problema - interviene poi Aleix - ma oggi al di là della pressione dell'anteriore, persino la temperatura dei dischi in carbonio era alta, erano oltre il limite abbiamo segnato un nuovo record. Ho provato a fermare la moto col freno posteriore ma ero molto lento, è stato un peccato".
Il problema ai freni in parte è dovuto all'aerodinamica dell'Aprilia?
"Si nel nostro sistema tutto è molto ravvicinato, di norma siamo quelli con più pressione all'anteriore, più temperatura ai freni. Questo è il motivo per cui a Silverstone invece sono stato in grado di correre con la dura. Con le basse temperature è un vantaggio, ma in condizioni più calde come questa ci serve una soluzione diversa".