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MotoGP, Mir: "Mai fatta una gara così dura. Ducati di un altro pianeta"

"La Desmosedici è una moto spettacolare. Dietro a Bagnaia ho capito quanto  forte sia il loro motore e quanto grip hanno. Per fortuna che andremo a Misano per un test perché siamo davvero indietro"

MotoGP: Mir:

Joan Mir ha archiviato con un 17° posto il suo weekend austriaco, un fine settimana abbastanza complicato per la Honda che con Luca Marini non ha visto neppure il traguardo. Secondo lo spagnolo sono poche le cose da salvare e solo il test in arrivo sembra rincuorarlo.

"E' stata una gara durissima, una vera sfida portarla a termine. Di solito cerco di essere sempre ottimista, però davvero ho faticato ad arrivare alla fine. Quando volevo andare via con il gruppo mi si è surriscaldata la gomma davanti e ho dovuto rallentare, poi sul finale mi è calata tanto. Oggi è stata la dimostrazione di quanto siamo indietro", ha analizzato sconfortato.

"Posso salvare soltanto il motore in questa configurazione perché si è rivelato un po' meglio di quello delle ultime corse, ma è comunque peggio di inizio anno. Per fortuna mercoledì andremo a Misano dove proveremo delle novità, poi ci sarà Aragon e di nuovo il Simoncelli e un altro test. Anche qui abbiamo verificato alcuni aggiornamenti, ma il GP mi è davvero pesato - ha spiegato entrando poi nel dettaglio di quanto lo attenderà a breve - In Italia ci focalizzeremo sul propulsore, il forcellone e il telaio. Sarà un periodo movimentato, speriamo per avere frutti nel breve termine, ma più realisticamente sarà soprattutto per farci un'idea chiara su cosa funziona e cosa no per il 2025".

Copiare la Ducati potrebbe essere una soluzione. "Loro hanno fatto un lavoro magnifico. Il livello della Desmosedici è spettacolare. Stamane ero dietro a Bagnaia e in uscita dalla curva tra la 3 e la 4 mi ha dato tre decimi. Hanno un motore pazzesco, ma il loro vero segreto è come scaricano i cavalli sull'asfalto, in più hanno grande grip", ha sostenuto.

Infine sul fatto che Yamaha farà due giorni di test e non uno come HRC ha tagliato corto: "Non lo sapevo, credo sia una questione di organizzazione, non di soldi".

 

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