Marco Bezzecchi può archiviare il round austriaco col sorriso, "sono tornato a divertirmi" dirà a fine gara, una gara in cui è tornato a godersi dei bei sorpassi a scapito delle KTM di Miller e Binder. Un 6° piazzamento che arriva in una stagione non semplice per l'alfiere del team VR46, alle prese da inizio anno con una GP23 che non guida come vorrebbe, complici anche le nuove carcasse della Michelin.
Vi è forse il rammarico per non esser riuscito ad arginare l'arrivo di un esplosivo Marc Marquez in arrivo dalle retrovie dopo il problema alla partenza, anche se il riminese sportivamente ammette che oggi lo spagnolo "ne aveva di più e ha gestito meglio il posteriore". Assieme al podio di Jerez l'Austria ha riportato quindi un po' di sorriso sul volto del Bez che al Mugello sdrammatizzava la situazione immaginandosi "zen" sul casco, e con le due tappe di casa sul circuito di Misano in arrivo a settembre quel sorriso potremmo rivederlo a breve.
"E' stato un weekend abbastanza positivo rispetto agli ultimi - esordisce Marco Bezzecchi - quindi sono abbastanza soddisfatto. La partenza è andata meglio ed il lavoro svolto ieri ha pagato sopratutto nelle prime fasi di gara. Mi ero messo ad una buona distanza da Binder e stavo cercando di gestire le gomme, così quando ho visto che Marc si avvicinava ho provato ad attaccare Binder. Purtroppo non sono riuscito subito al primo tentativo e la temperatura della gomma anteriore si è alzata moltissimo, così sono dovuto tornare in gestione con Marc che sopraggiungeva alle spalle. Ho cercato di resistere un poco ma appena mi ha passato ha preso le distanze passando poi anche Brad. E' chiaro che ne aveva di più o non sarebbe arrivato così veloce, credo che abbia gestito meglio, sopratutto la gomma posteriore. Nel complesso però sono abbastanza soddisfatto di questa gara".
E' più difficile passare una KTM rispetto alle Aprilia?
"Aleix solitamente stacca forte, come fa anche Jack, sopratutto quando sente che ha qualcuno dietro. Quindi passare Miller non è stato semplice, l'ho sorpassato due volte, la prima alla 9 ma la mia traiettoria era larga e ho dovuto riprenderlo alla 1. Sono contento perchè era da un po' che non riuscivo a staccare abbastanza forte da poter sorpassare come facevo lo scorso anno, mi son divertito".
Hai cambiato qualcosa nel setup della moto che ti ha aiutato in questo o è anche merito del tracciato?
"Questa pista in realtà più che aiutarti ti complica la vita. E' difficilissimo trovare dei riferimenti, ti invoglia a staccare sempre più forte ma non sempre è la soluzione migliore. Sicuramente è stato un mix tra moto e guida, in quest'ultima sto ancora cercando di compiere dei passi in avanti per migliorare e col team abbiamo fatto un ottimo lavoro. La moto da venerdì è rimasta bene o male la stessa a parte alcuni dettagli di elettronica".
Il passaggio alla GP23 è stato più impegnativo che alla GP22 lo scorso anno.
"Non credo sia una questione legata soltanto alla moto. Penso che la nuova costruzione delle gomme abbia influito nel contesto generale, tendenzialmente la GP23 ha più aderenza della GP22 sopratutto in piega sia in frenata che in accelerazione. Solitamente dovrebbe essere un vantaggio, ma le nuove Michelin proprio in quella fase hanno ancora più aderenza. Io personalmente che ho uno stile di guida basato sul posteriore, guidando leggermente in sovrasterzo con la GP22 avevo trovato quasi una unione perfetta. Era una moto che in quella fase faceva quello che volevo, e non mi ero dovuto adattare chissà quanto, a parte nelle staccate in cui ero lontano da Pecco e Martin e su cui avevo dovuto lavorare molto. Su questa invece ero diventato scarsissimo, tutt'ora a volte non riuscivo a far girare la moto, soffro in inserimento curva che era il mio punto forte e non riesco quasi mai a guidare come desidero. Mi sembra sempre di guidare sopra ai problemi. Purtroppo nella MotoGP di adesso se perdi anche solo 1 o 2 decimi fai cagare. La moto in se quindi non è così diversa, ma questa combinazione di fattori a me sta creando dei problemi tutt'ora".
Tolta Jerez è stata la gara di questa stagione in cui finora ti sei divertito di più?
"Sicuramente mi sono divertito più qui che a Jerez, lì ovviamente c'è stato il podio che però ti condiziona nel divertimento, è ovvio divertirsi quando fai un ottimo risultato ed è giusto che sia così. Chiaramente però in termini di sorpassi oggi sono tornato a divertirmi un po', ho fatto due-tre sorpassi che non è comunque semplice, quindi metterei le due gare alla pari, ma solo perchè a Jerez ho fatto podio".