Tredicesimo alla bandiera a scacchi Pedro Acosta non ha celato la propria delusione quando si è trovato a confrontarsi con la stampa. Per il GP di casa della KTM si aspettava molto di più da sé stesso e dalla moto e le sue parole a caldo fanno ben comprendere lo smarrimento.
“E’ stata una gara durissima. Abbiamo avuto diversi problemi, specialmente legati all’accelerazione e non capisco perché. Dovremo analizzare tutto a freddo con i tecnici durante i test di Misano. I tre giorni a disposizione saranno interessanti. Dobbiamo capire cosa è successo e la ragione”, ha rimarcato.
Convinto comunque che la direzione presa per lo sviluppo non sia sbagliata, lo spagnolo ha ammesso di riporre molta fiducia nell’appuntamento in Italia che lo vedrà parzialmente protagonista tra martedì e giovedì. “Girerà Pedrosa, ma io sarò ugualmente presente per comprendere qualcosa di più di oggi. Più colpa mia o della moto? Non ho gli strumenti per dire che non funzioni. Diciamo che al Red Bull Ring abbiamo sofferto tutti, visto che Binder, quinto, ha tagliato il traguardo con un gap importante da Bagnaia”, ha dichiarato prima di aprire una parentesi filosofica.
“A volte bisogna soffrire per crescere. Ricordo l’anno scorso quando qui persi a favore di Vietti, fu difficile da accettare. Anche la sconfitta odierna sarà difficile da mandare giù. Comunque di positivo c’è che tutto il gruppo KTM sta lavorando sodo. Pur essendo impegnati in Moto 2, Moto 3 e Motocross stanno dando priorità alla MotoGP, quindi credo che prima o poi ce la faremo”, la riflessione.
Pur avendo provato molto i collaudatori su questo circuito, sono emerse ugualmente delle criticità: “Partiamo dal fatto che i due ufficiali Binder e Miller hanno uno stile di guida particolare. Dunque, non dico che il test team non ci abbia aiutato, ma si tratta di piloti che non corrono con noi tutta la stagione”.
Il fine settimana del campione in carica di Moto 2 è stato caratterizzato anche da tre cadute. “La prima è stata causata dalle gomme fredde, la seconda sono stato stupido e la terza è avvenuta nell’outlap durante le libere 2 quando sono scivolati anche Espargaro e Di Giannantonio. Si è verificato qualcosa di analogo a quanto era avvenuto al Montmelo alla curva 2. In ogni caso, grazie a Dio fisicamente non mi hanno influenzato, anche se la sera andando a dormire ci ho ripensato”, ha analizzato.
Infine, a proposito degli impegni extra pista che per forza di cose lo attendono in Austria ha svelato: “Io sono sempre stato un pilota factory, per cui in questo round ho sempre avuto più persone davanti al box. Nella top class ci sono in più le sessioni autografi e i tanti incontri con i media, ma è bello vedere i fan austriaci e tedeschi che ci sostengono”.