Questa volta la Sprint ha sorriso a Bagnaia, che con la vittoria del sabato al Red Bull Ring ha annullato la distanza in classifica da Martin. Duecentocinquanta: Pecco e Jorge hanno lo stesso numero di punti, come se metà stagione (più una gara sprint) non si fosse mai corsa. Per il campione del mondo era importante reagire, dopo le recenti delusioni inglesi. “La gara di Silverstone era andata come era andata, ma nei circuiti in cui ti trovi bene è sempre importante raccogliere il massimo - può sorride Bagnaia - Qui ci sono riuscito, ma questa deve diventare una costante in tutte le Sprint, non bisogna commettere altri errori perché sappiamo quanto il campionato sia combattuto. È fondamentale essere sempre davanti”.
Dopo 10 GP e 11 Sprint tu e Martin avete gli stessi punti, come è possibile?
“È fantastico (ride). Sono contento che stia andando così, anche perché mi sono trovato anche con più di 40 punti di svantaggio ed era fondamentale recuperare. Sia io sia Jorge abbiamo fatto troppi errori, ma siamo sempre davanti in ogni situazione, in ogni circuito. Questo significa che il nostro livello in questo momento è un po’ superiore a quello di tutti gli altri. Dobbiamo continuare così per lottare fino alla fine e sono sicuro che accadrà”.
A metà anno, nel 2022 avevi 91 punti di svantaggio, nel 2023 62 di vantaggio, adesso è di nuovo tutto diverso.
“Questa è la situazione migliore, quella che preferisco. Nel 2022 ero costretto a vincere, mentre lo scorso anno ho dovuto mettermi in difesa, soprattutto dopo l’incidente di Barcellona, mi vedevo sgranocchiare i punti e mentalmente era la situazione più difficile. Questa, invece, a me gasa perché siamo in lotta ad armi pari, è come un incontro di boxe”.
Oggi l’errore l’ha commesso Martin.
“L’ho visto andare largo. Io ero uscito meglio di lui dalla prima curva e avevo deciso di andare all’esterno e di frenare come fosse in qualifica: se lui avesse fatto lo stesso, sarebbe stato lungo ed è quello che successo. Poi, quando a fine giro l’ho visto a soli 3 decimi da me, ho capito che sarebbe stato penalizzato perché non aveva perso un secondo. Quando tagli una chicane perdi sempre tempo, ma la regola è quella. Da quel momento, ho cercato di concentrarmi sul gestire la gara, sulle mappe, sulle gomme, per capire il più possibile per domani, guidando dolcemente”.
Marquez ha cercato di prenderti ed è caduto.
“Conosciamo tutti Marc e la sua determinazione, ci ha provato come è giusto che sia, avrei fatto lo stesso al suo posto. Il passo di gara che stavo tenendo era gestibile in quella fase, lui stava spingendo tanto per venirmi a prendere e basta un attimo per sbagliare. Marquez va apprezzato per questo cose”.
Saresti potuto andare più veloce?
“Per 3 o 4 giri ancora sì. In quel momento stavo cercando di capire come si comportavano le varie mappe perché avevamo fatto delle modifiche prima della gara”.
Senti di stare guidando meglio che mai?
“È difficile da dire, ma è vero che sono sempre veloce. Abbiamo lavorato alla perfezione da Jerez in poi e ogni fine settimana lottiamo per le prime posizioni. Silverstone è stato l’unico weekend che non è andato come mi aspettavo, ma sfortunatamente le condizioni non mi avevano permesso di usare le gomme giuste per essere competitivo. A parte quello, sono velocissimo, ho le stesse sensazioni del 2022”.
Hai capito completamente pro e contro delle nuove gomme?
“Qui sono un po’ più facilo da gestire perché puoi usare il freno posteriore per fare scivolare la gomma in entrata. Oggi i problemi che avevo all’anteriore arrivavano dal posteriore che spingeva: nelle curve 1, 3, 4 e 10 lo sentivo, così ho deciso di rallentare un po’ negli ultimi giri. Domani sarà diverso nel caso correremo con la media, ma bisogna anche dire che le prestazioni della gomma posteriore quest’anno sono incredibili. Oggi, nella Sprint, ho girato nel mio giro veloce solo 2 decimi più lento della pole position dello scorso anno”.
La pole, invece, oggi l’ha presa Martin.
“Avevo già visto il tempo di Martin, ma ero troppo contento di essere anch’io sotto il 1’28”. Certo, fare la pole position è meglio, ma è stato un giro fantastico. Sono stato solo un po’ troppo largo alla curva 6, ma anche senza quella sbavatura non avrei potuto battere Jorge. A parte questo, abbiamo fatto dei tempi incredibili”.
Domani i livelli in campo saranno gli stessi?
“Penso di sì. Non so se Marquez proverà a correre con la morbida al posteriore, ma penso che i valori in campo non cambieranno”.