Aleix Espargarò sconfigge i pronostici nel sabato del weekend austriaco, dimostrando che sia lui che l'Aprilia possono ancora dire la loro anche su di un circuito poco favorevole alle RS-GP, sulla carta. Dopo un'ottima qualifica che vedeva lo spagnolo partire quarto dalla seconda fila al termine delle Q2, nella Sprint complice una scelta delle gomme azzardata ma vincente ha saputo reggere il ritmo dei primi. La scivolata di Marc gli ha aperto così le porte del terzo gradino del podio, regalando allo spagnolo di Granollers "il miglior sabato della mia carriera". Le aspettative per la gara lunga di domenica sembrano però molto più impegnative, complici le alte temperature che metteranno a dura prova le gomme e la resistenza dei piloti.
"E' stato impressionante, non avrei mai pensato di girare sull'1'28''3 qui in Austria - racconta Aleix - nella Sprint nei primi giri sono stato l'unico a tenere il passo dei primi tre piloti nel campionato, quindi sono molto soddisfatto, probabilmente è stato uno dei migliori sabato della mia carriera".
Qui al Red Bull Ring sia tu come pilota che l'Aprilia avete sempre avuto difficoltà, cosa è cambiato?
"E' stato un mix di cose, ma sopratutto un ottimo lavoro di squadra. Abbiamo lavorato molto sui cambi di direzione, abbiamo spostato i pesi sulla moto e del pilota più sul posteriore, affrontavo la prima chicane in seconda anziché in prima dopo aver analizzato diversi video. Quindi abbiamo lavorato molto, ed oggi avevamo anche un motore fresco, quindi ci sono state tante piccole cose che hanno contribuito. In qualifica ero molto fiducioso ed ho fatto un bel giro, una delle mie migliori qualifiche. In gara non m sarei mai aspettato di tenere il loro passo per 6-7 giri, ero davvero concentrato e a fine gara avevo completamente distrutto entrambe le gomme. Domani sarà ancora più difficile ma del risultato della giornata di oggi sono molto orgoglioso".
Parte del merito va anche al lavoro svolto dall'analisi dei dati.
"Matteo Baiocco è uno degli uomini più importanti del mio team, negli ultimi tre anni è cresciuto molto, ha aiutato Maverick, il suo metodo di lavoro nell'analisi e coi video, è incredibile ciò che riesce a vedere in pista. Mi fido ciecamente di lui, se mi dice di seguire una certa traiettoria e toccare la linea lo faccio, anche a costo di cadere, quindi è sicuramente anche lui parte di questo successo".
Una volta c'erano solo i dati, ora i video sono un supporto in più alle squadre.
"Tutto è molto ravvicinato, il livello dei piloti è altissimo, voliamo già dalle FP1 quindi ogni piccolo dettaglio aiuta. Abbiamo un ottimo team, non ci sono solo i dati quindi, è incredibile cosa può fare oggi la tecnologia.
A Silverstone hai detto di come la Sprint è un buon campo di prova in vista della gara. Oggi cosa può aiutare in vista di domani?
"Oggi nulla, si è trattato di qualcosa di diverso. Lo scorso anno ero in dubbio se scegliere una morbida o una media, e quest'anno ho detto al team, mettiamo la media e spingo al massimo da subito, e se cado o distruggo le gomme così sia. Sulla moto partivano allarmi ovunque - scherza lo spagnolo - la pressione delle gomme era alle stelle, sembrava di essere nelle qualifiche. Ma è così che si deve fare, quando non si è allo stesso livello bisogna saper correre dei rischi. Questo è il bello di questo sport alla fine".
Ci sono stati dei momenti in cui hai rischiato di più?
"Dalla Tv può non sembrare ma ero sempre al limite, sapevo che il posteriore si sarebbe disintegrato, ma quanto all'anteriore... domani non so come riusciremo ad arrivare a fine gara sinceramente. Però il passo negli ultimi giri non era male".
Oggi hai dimostrato a Jorge Martin che qui l'Aprilia è da podio.
"Si è stato molto felice di vedermi lì sul podio".