Lo avevamo lasciato due weekend fa tagliare il traguardo in undicesima posizione sempre con le medesime preoccupazioni che lo accompagnano da inizio stagione. Fabio Quartararo si prepara alla trasferta dell'Austria consapevole del tanto lavoro da compiere per poter sperare in un po' più di competitività anche se non nel breve periodo.
"A Silverstone abbiamo faticato con il grip sotto ogni punto di vista e credo che questo rappresenti il nostro principale punto debole. Purtroppo arrivo al limite della moto troppo facilmente e se provo a spingere di più cado, cosa che non mi capitava mai. Rispetto alla configurazione usata in Inghilterra, qui siamo tornati ad una soluzione più basica sullo stile di Assen e del Sachsenring - ha spiegato ai media presenti al Red Bull Ring - Avremo inoltre meno cose da provare visto che intanto martedì e mercoledì saremo a Misano per un test. L’obiettivo sarà dunque raccogliere il massimo possibile".
Provando a fare una previsione di quello che racconterà il suo fine settimana, il francese ha affermato: "Su questo tracciato c’è solitamente molta aderenza. Credo che i settori 1 e 2 non saranno male per noi, mentre negli ultimi due patiremo di più perché ci sono diversi cambi di direzione. Ci manca ancora un po’ di velocità in curva, per cui dovremo mescolare le soluzioni attuali con quelle usate nel Regno Unito, un compito tutt'altro che facile. L’importante comunque sarà trovare più grip meccanico e dall’elettronica.Per il resto la due giorni al Simoncelli dovrebbe aiutarci per l'avvenire".
In merito all'ingresso di Pramac e ai suoi piloti, oltre che alla scelta del collaudatore da parte di Yamaha il campione 2021 ha detto: "Sono mesi che spingo per un tester che abbia corso in MotoGP di recente e che abbia voglia di migliorare. Il mio favorito resta Augusto Fernandez. Sono convinto che gli verrà data l'opportunità di fare delle wild card, per poi successivamente tornare a competere. Per quanto riguarda la formazione del team di Campinoti, poter contare su una coppia di veterani sarebbe l'ideale. I giovani sono perfetti per il domani come Aldeguer in Ducati, ma noi abbiamo bisogno di esperti".
La pista della Stiria è la stessa adoperata dalla F1 e per il corridore di Nizza questo è ragione di un pensiero. "Seppur impegnativo per l'organizzatore sarebbe bello vedere le due discipline assieme nello stesso weekend", la sua proposta.