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Miller: "Voglio restare in MotoGP per la mia velocità, non per il passaporto"

"Qui si spendono milioni, non importa che tu sia spagnolo, italiano o cinese, devi solo andare forte. I rumors sono veri, sto parlando per trovare una soluzione e spero che arrivi nei prossimi giorni" 

MotoGP: Miller:

Jack Miller sembrava sul punto di dover lasciare il paddock della MotoGP fino a qualche settimana fa. Ci aveva pensato lo stesso pilota a confermare di non avere ancora proposte per il 2025 e lo ha fatto nel fine settimana di Silverstone, quindi tutti i rumors che hanno parlato di una trattativa nata per portarlo in Pramac Yamaha possono essere considerati veri e nato solo durante quel weekend. L'accordo tra le parti sembra vicino, Jack lo ha praticamente confermato oggi ai giornalisti presenti al Red Bull Ring. 

Ma l'australiano ci ha anche tenuto a sottolineare quanto gli stia stretta la definizione secondo cui avrebbe mantenuto il suo posto in griglia grazie al passaporto australiano, cosa graditissima a Dorna. Jack vuole restare per altri motivi. 

"Non vedevo l’ora di arrivare a questo weekend di gara, perché so che è un evento particolare per noi come KTM, per il nostro sponsor ed anche per tutti i tifosi - ha spiegato Miller -  Sarà spettacolare per tutta l’atmosfera che si crea, che per me non è seconda a nessun altro posto. I ragazzi di Red Bull faranno volare gli aerei, sarà tutto molto bello specialmente per gli appassionati che saranno qui. Il meteo sembra anche promettere bene, quindi spero che non piova".

Pensi di poter fare un fine settimana di alto livello?
"Di certo sto ancora lavorando per ritrovare certe sensazioni, anche se a Silverstone mi sono sentito meglio rispetto alla maggior parte dei fine settimana precedenti. La velocità è stata buona, ho costruito confidenza passo dopo passo, molto meglio rispetto a quanto ho sentito al Sachsenring o ad Assen, dove per lo più cercavo di restare in sella. Credo che abbiamo capito alcune cose che mi servono sulla moto e che mi saranno utili anche qui".

E riguardo il tuo futuro?
"Vediamo, per ora non c’è niente di scritto. Penso che qualcosa arriverà presto, vedremo".

Due settimane fa sembravi spento, almeno oggi il tuo umore sembra migliore. 
"Mi sento meglio direi rispetto a due settimane fa. I rumors che state sentendo sono veri e stiamo cercando di trovare la soluzione. Io penso che il mio tempo per salutare la MotoGP non sia ancora arrivato e penso di avere tanto altro da dare, mi piacerebbe dimostrarlo in pista".

Alcuni media hanno suggerito che anche Dorna abbia fatto pressione per via del tuo passaporto, ti sembra plausibile?
"Io non voglio essere scelto per il mio passaporto, ma per la mia velocità. Ovviamente in questo periodo ci sono piloti fortissimi dalla Spagna e dall’Italia, e non voglio essere qui solo grazie alla mia nazionalità. Vorrei restare qui perché penso di poter sfidare gli altri in pista. Sono stato in Q2 e sono arrivato 7° nella Sprint a Silverstone, direi che sono ancora abbastanza veloce. Poi penso di avere ancora molto da imparare e molto con cui crescere. Non voglio restare in MotoGP solo perché sono australiano e non per la mia velocità".

Pensi che quindi non incida il tuo passaporto sulla scelta di una squadra?
"Alla fine chi fa correre le moto qui spende milioni di dollari per ogni singola cosa, e non gliene frega nulla se sei spagnolo, cinese, australiano o qualsiasi altra cosa. Se vai forte, ti faranno un contratto. Credo sia questo l’obiettivo di tutti".

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