Jorge Martìn arriva al Red Bull Ring in un momento perfetto. Ha offerto una prestazione solidissima a Silverstone, non ha commesso errori e in Austria troverà una delle sue piste preferite. Ha insomma una onesta chance per tentare di allungare in campionato rispetto a Pecco Bagnaia, che lo segue a tre punti di distanza. Al contempo, lo spagnolo sa di avere margini di errore praticamente pari a zero, perché in un mondiale così tirato uno zero nel momento sbagliato può diventare un problema enorme.
Intanto Martìn si vuole godere questa seconda parte di stagione in cui continua a sognare di portare il numero uno sul capolino in dote all’Aprilia su cui correrà dalla prossima stagione, uno scenario che al momento appare totalmente plausibile.
"Di certo questa è una ottima pista per noi, ma sarà fantastica per tutti i piloti Ducati - ha spiegato Martìn - L’obiettivo chiaramente sarà di mantenere la leadership. La cosa veramente importante a Silverstone non è stata quella di riprendere la leadership in classifica, quanto piuttosto di aver ricostruito la confidenza giusta. L’anno scorso qui in Austria non è andata benissimo, anche se ero veloce non ho fatto grandi risultati. Quindi spero che si possa migliorare e magari essere più forti rispetto al 2023 qui".
Pensi che oltre a Pecco, anche Marquez e Bastianini siano davvero due rivali per il titolo?
"Vediamo nel corso della stagione. Direi che oggi i quattro piloti che sono davanti nel mondiale sono tutti un passo in avanti rispetto a tutti gli altri. Tutto è ancora molto aperto, siamo metà strada e penso che ci sia ancora qualche possibilità anche per altri oltre a me e Pecco di vincere questo titolo".
Oggi quando sei in pista ragioni anche sulla classifica oppure ti prendi sempre gli stessi rischi?
"E’ una domanda interessante. Io cerco di dare il 100% sempre, so che salire sul podio o in ogni caso fare punti è sempre molto importante. Ma onestamente guardo anche al campionato e quando sei in questa situazione, inizi a pensare che magari puoi pensare di attaccare qualcuno per fare qualche punto in più, ma sai anche che rischi di perdere tutti i punti. Dipende dal fine settimana e dalle singole situazioni. Di certo se quando arrivo domenica in gara so che per vincere devo prendermi qualche rischio in più, sono disposto a farlo. In altre situazioni in cui capisco di non avere molte possibilità, cerco di restare più tranquillo".
Se non dovessi vincere tu il titolo, chi vorresti vedere campione?
"E’ difficile rispondere. Se proprio non devo vincerlo io, mi piacerebbe che lo vincesse Aleix Espargarò!".
Oggi ti consideri un pilota migliore rispetto al passato?
"Io penso che il 2023 sia stato il migliore, sono stato costante. Prima cadevo molto ed a volte non ero poi così veloce. Ho lavorato molto sul mio fisico ma anche sulla mia mentalità. Ricordo che la prima volta che ho provato una MotoGP non sono rimasto così impressionante dalla potenza del motore, che sapevo essere altissima, quanto piuttosto dalla frenata. Frenare forte è una esperienza incredibile su una MotoGP. Io ho anche distrutto una moto in quella mia prima giornata di test!".