Salito di nuovo su una moto competitiva Marc Marquez è tornato a fare sé stesso.Quarto della generale con 179 punti contro i 241 di Jorge Martin lo spagnolo ha alternato le sue immancabili cadute a prestazioni di rilievo, tanto da meritarsi per il 2025 la promozione alla Ducati ufficiale. Salito più volte sul podio nonostante la scarsa esperienza sulla Desmosedici, ha ora come prossimo obiettivo la vittoria.
"Se dovessi darmi un voto direi 8 anche se ho commesso qualche errore - ha dichiarato a Marca - Al di là di questo sono contento perché mi sono adattato bene alla nuova moto e anche con il team ho creato una buona connessione".
Dopo anni di militanza alla Honda, per il campione di Cervera, passare alla Gresini Racing nel 2024 è stato una sorta di salto nel vuoto. "E' una scuderia a conduzione familiare, molto diversa da una factory. Il materiale è quello che è e devi lavorare con quanto ti viene messo a disposizione, tuttavia è possibile essere competitivi", la sua riflessione.
La sfida riguarda anche lo stile di guida imposto, molto differente da quello a cui era abituato con la RC213V. "In qualifica continuo a faticare perché il modo per ottenere un buon crono è diverso. Qui devi usare molto di più il posteriore", ha ammesso.
A dargli una mano in questo complesso compito di adattamento il fratello e compagno di box Alex. "E' la persona più importante della mia vita ed è lui che ha fatto di tutto per convincermi a cambiare marca - ha confessato - Avevo altre opzioni, ma Gresini è stato l'unico team che non mi ha messo pressione e ha aspettato che decidessi".
A dispetto della sua sfrontatezza che l'ha spesso portato a prendersi più rischi del necessario l'iberico ha rivelato di guardare con diffidenza a discipline estreme come il Tourist Trophy che ogni anno si svolge sull'Isola di Man: "Rispetto molto quello che fanno, ma quando vedo i loro video su You Tube o Instagram sento qualcosa allo stomaco. Quanto fanno quei ragazzi io non ne sarei capace. Rischiano la vita per un minimo sbaglio. E' incredibile, ma non riesco a vedere nemmeno un giro intero".
In quest'ottica il 31enne non pare persuaso nemmeno all'idea di prendere parte alla 8 Ore di Suzuka tanto bramata dal suo futuro vicino di garage Bagnaia. "Io non sono sicuro di volerla fare. Abbiamo già tante gare in MotoGP, inoltre lì si è in tanti e di livelli differenti, questo può dare vita a contatti e cadute improvvise, una cosa che mi spaventa un po'. Per adesso non rappresenta una mia motivazione, ma chissà fra cinque anni o quando mi ritirerò", ha concluso con uno sguardo ad un futuro lontano.