Portimao, ultima tappa prima delle meritate vacanze estive. In Portogallo la Superbike ha stravolto il proprio programma con la sfida al tramonto, peccato che il copione sia rimasto lo stesso di sempre con Toprak dominatore della scena tanto da scrivere record su record.
Il turco è arrivato a 13 riuscendo ancora una volta a sbaragliare la concorrenza, rappresentata come sempre dalla Ducati. Se nella top class la Rossa non può fare altro che chinarsi di fronte alla superiorità della BMW, in SSP il discorso è l’opposto perché la V2 continua a brillare, questa volta con Yari Montella, protagonista di una super doppietta in faccia a Huertas.
Da una parte si festeggia, dall’altra ci si lecca le ferite: fortuna che sono arrivate le meritate vacanze e finalmente si può staccare la spina.
IL BELLO – Di lui si parla forse troppo poco. Sta di fatto che Yari Montella sta vivendo una vera e propria operazione rilancio col team Barni a tal punto da essere pronto al salto in SBK il prossimo anno. Il pilota campano è stato infatti il mattatore della tappa portoghese tanto da fare doppietta e riaprire la sfida iridata. Ovviamente ci tocca menzionare anche Toprak, che in top class continua a fare il bello e cattivo tempo, ammazzando record e mettendo in scena una gag dopo l’altra.
IL BRUTTO – Quello di Portimao è stato l’ennesimo weekend da dimenticare per Michael Ruben Rinaldi. Il portacolori Motocorsa non ha raccolto nemmeno un punto in Portogallo portando avanti le proprie sofferenze con il team capitanato da Lorenzo Mauri. E pensare che lo scorso anno il romagnolo era sul podio a festeggiare. Lontanti, lontanissimi quei tempi.
IL CATTIVO – Nicolò Bulega ha fatto una scoperta la scorsa settimana: è più pericoloso rimanere fermi sulla pista di decollo con l’aria condizionata puntata che correre in moto a 300 km/h. In Portogallo il rookie della top class ha dovuto combattere per tutto il weekend con febbre a 38, mal di gola e raffreddore. Ha gettato però il cuore oltre l’ostacolo, stringendo i denti e rivelandosi protagonista di una domenica tutta cuore e grinta, arrivando a soli 35 millesimi dalla vittoria. Altro che: “i maschi, con 37 di febbre, sono ko”.
LA DELUSIONE – Oltre a Toprak, Portimao ha messo in luce il potenziale delle BMW di van der Mark e Gerloff, entrambi presenti a sorpresa nella top ten. Peccato che all’appello ne sia mancata una. Di chi si tratta? Semplice, di Scotto Redding, capace di raccogliere la miseria di 2 soli punti in tre gare. Peggio era difficile fare..
LA CONFERMA – Sarà forse la moto più longeva dello schieramento, ma Alex Lowes e la Kawasaki sembrano essere un binomio che funziona. Anche in Portogallo la giapponese ha fatto vedere di che pasta è fatta, conquistando l’ennesimo podio di questa stagione post Johnny Rea. Una menzione anche per Danilo Petrucci, di nuovo tra i primi tre dopo Most.
L’ERRORE – Troppo bello per crederci. Alvaro Bautista stava assaporando il ritorno alla vittoria dopo quattro mesi di stop, invece ecco l’ennesima scivolata che manda in fumo i suoi piani. Mannaggia mannaggia, Alvaro… Ne sa qualcosa anche Huertas, che qualche ora prima ha pensato bene di imitarlo.
LA SORPRESA – Sarà forse l’aria di una nuova avventura che lo attende con Puccetti o il clima estivo della costa portoghese. Sta di fatto che quello di Portimao è stato il miglior weekend da inizio stagione ad oggi per Garrett Gerloff. Speriamo per lui che sia di buon auspicio per la seconda parte di stagione.
IL SORPASSO – Sembrava di essere tornati al 2019, quando alla San Donato infilò in un solo colpo Marquez e Dovizioso. Questa volta, invece, lo ha fatto con Toprak e Lowes. Solo applausi per il doppio sorpasso di Petrucci in Gara 1.
LA CURIOSITÀ – La Superbike ha corso per la prima volta al tramonto in Portogallo. Siamo dell’idea che l’esperimento non si ripeterà il prossimo anno.
IO L’AVEVO DETTO – Toprak al venerdì: “Non ho fiducia, non riesco a guidare come piace a me”. Il turco ci ha presi tutti in giro!