Pere Riba è stato uno degli artefici dei titoli vinti da Johnny Rea in Kawasaki. L’ex capotecnico del Cannibale, che da quest’anno segue Alex Lowes, continua il proprio lavoro con la Casa giapponese nonostante il passaggio in Yamaha da parte nel nordirlandese.
In occasione del round di Portimao, abbiamo condiviso una lunga chiacchierata con il tecnico spagnolo. Abbiamo parlato di Rea, Toprak, Bautista e dell’attuale Mondiale. Al tempo stesso abbiamo analizzato la Kawasaki di questa stagione, che con Lowes sta andando oltre le aspettative.
Abbiamo quindi diviso l’intervista in due parti, di cui questa è la prima incentrata su Rea e gli altri protagonisti della serie.
“Anche se Johnny è andato via, la Kawasaki è rimasta la stessa di sempre – ha spiegato – ora Rea è in Yamaha e sta facendo un nuovo percorso. A dir la verità però, non pensavo faticasse così tanto. Penso che non sia ancora a posto con la moto e di conseguenza non è al 100%”.
Che idea ti sei fatto del suo potenziale?
“Penso che con la Yamaha lui non possa lottare contro Toprak e la Ducati. Nel momento in cui sarà a posto potrà però lottare con Alex Lowes oppure con Locatelli dato che al momento la Yamaha è inferiore alla Kawasaki. Con questo non voglio dire che il problema di Rea è la Yamaha, bensì il pacchetto completo, perché alla fine nelle corse è un insieme di fattori a fare la differenza. Ad oggi Johnny non è al 100% e penso si vede”.
Intanto Toprak sta dominando. Te lo saresti aspettato?
“A Toprak mancava una cosa la passata stagione, ovvero la potenza. Toprak ha dimostrato di essere forte con la Kawasaki, poi ha vinto il titolo con Yamaha. Ora ha una moto con un motore che fa paura, dotata di 25 cavalli in più. Lui, con la sua guida e le sue capacità sta massacrando tutti. Noi sappiamo bene quanto forte sia infatti scherzando mi ha detto: “non era abituato a sorpassare in rettilineo, ora li passo tutti”. Lui con questi sei decimi al giro in più che ha, è normale che vinca le gare con 12-15 secondi”.
Fino a pochi anni fa era la sfida Rea-Bautista a catturare i riflettori, adesso invece le cose sono cambiate…
“Alla fine è il ciclo della vita. A 20 anni hai tanta forza ed energia. Nello sport arrivi al top e poi scendi. Non so se per Alvaro e Rea sia arrivata la fase di discesa. Ovviamente un pilota non ti dirà mai che per lui è arrivato il suo calo perché è sempre colpa della moto o di fattori esterni. Di sicuro nessuno è eterno”.
Cosa pensi di questa zavorra applicata a Bautista?
“I 6kg influiscono, ma non sono quelli a fare la differenza. Probabilmente a lui farà effetto averli, ma non penso sia questo il discorso”.
Pensi che il Mondiale sia equilibrato?
“Quando una moto ha 25 cavalli in più delle altre c’è poco da dire. Diventa difficile lottare e qualora le regole non dovessero cambiare, credo che Toprak continuerà ad essere sempre più forte”.