Andrea Iannone ha chiuso il venerdì del suo 35° compleanno con il 15° crono alle spalle di Bassani. Una giornata che vede i distacchi particolarmente contenuti perché in un secondo troviamo ben 18 piloti e il portacolori Go Eleven accusa sette decimi dalla vetta.
Nonostante la caduta del mattino The Maniac è riuscito a tracciare una strada da seguire e a suo avviso il bicchiere è mezzo pieno.
“Penso che non siamo partiti con la configurazione ottimale, infatti avevamo qualche dubbio all’inizio – ha esordito – al pomeriggio però abbiamo optato per una soluzione migliore per questa pista caratterizzata da diversi saliscendi. Siamo quindi migliorati nettamente ed è ciò che conta”.
Andrea, ci spieghi la caduta al mattino?
“Stamani siamo partiti con la SC2 perché dovevamo smarcarla e solitamente la utilizzi nel primo turno. A Most avevo fatto tutto il weekend, senza però avvertire la giusta fiducia. Una volta tornato al box ho chiesto di passare alla SC1, ma forse era ancora troppo presto. Purtroppo su piste dove rimaniamo in angolo fatichiamo e sono scivolato”.
In FP2 possiamo dire che hai trovato la giusta direzione?
“Nel pomeriggio ho fatto un bel passo avanti senza sfruttare al meglio le gomme. Abbiamo però migliorato le moto dalla prima uscita alla fine senzastravolgimenti. Bene l’inserimento e l’anteriore. Penso che abbiamo un bel pacchetto per fare un ulteriore passo avanti e lo confermeremo domani. Personalmente sono molto tranquillo”.
Quanto è tosta Portimao come pista per un pilota come te?
“Non ho fatto il giro perfetto quest’oggi. Solitamente in FP1 e FP2 non cerco mai il giro da qualifica. Mi concentro più che altro sul passo gara e la verità è che qua ho fatto un solo test e Portimao è un tracciato complesso. Avere riferimenti non è facile, ancora di più per uno come me che è istintivo, infatti non guardo mai i tabelloni. Tutto ciò mi costringe ad impiegare un po’ più di tempo, però poi alla fine riusciamo ad arrivare come nel test di febbraio”.