Alvaro Bautista è pronto a mettere nero su bianco, rinnovando così il proprio contratto che lo legherà a Ducati anche per le prossime stagioni. Esattamente tre anni fa di questi tempi, in una calda estate d’agosto, lo spagnolo decise di tornare ad indossare i colori Aruba mettendo fine a tutte le difficoltà vissute con Honda.
Una scelta che lo ripagò e al tempo stesso diede ragione a Ducati-Aruba tanto da vincere assieme due titoli iridati consecutivi, sbaragliando la concorrenza.
C’è però un interessante retroscena in merito a quello che è stato il ritorno di Alvaro Bautista in Ducati dopo il biennio Honda. Per scoprirlo bisogna però tornare un attimo indietro nel tempo, più precisamente al round di Misano del 2021, quando Rinaldi sconfisse Redding mettendolo all’angolo.
In quell’occasione i vertici della Casa di Borgo Panigale e Stefano Cecconi realizzarono che con Scott non si sarebbe arrivati alla vittoria del titolo, pertanto sarebbe stato meglio riprovarci con con colui che due anni prima si rivelò il miglior interprete della Panigale V4, ovvero Bautista.
In quell’estate del 2021 però, c’era un altro pilota chiamato a rinnovare il proprio contratto, ovvero Toprak Razgatlioglu con Yamaha. Nel pieno della trattativa con la Casa dei Tre Diapason, il suo abile e astuto manager Kenan Sofuoglu sondò la pista Ducati, spedendo una mail a Borgo Panigale.
Appena appresa la situazione e col rischio di perdere il proprio talento, Yamaha andò quindi al contrattacco rilanciando l’offerta e convincendo Toprak e Kenan a rimanere. Una permanenza che sarebbe poi stata di altri due anni, perché nel 2023 il turco e il suo manager decisero di mettere fine all’esperienza in blu, sposando il progetto BMW.
Il resto è storia dei giorni d’oggi che tutti noi ben sappiamo con Toprak e la M 1000 RR dominatori del Mondiale mentre Bautista e tutti gli altri a rincorrere.