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SBK, Bautista: “Molti mi danno per finito, ma Dall’Igna sa leggere come con Marquez”

L’INTERVISTA - “In tanti vogliono che mi ritiri, ma se Ducati mi vuole è perché conoscono le cose più della gente che sta a casa sul divano. Ancora non ho firmato. Toprak è battibile, io però non ho mai vinto andando in fuga dal primo giro come lui quest’anno”

SBK: Bautista: “Molti mi danno per finito, ma Dall’Igna sa leggere come con Marquez”

Alvaro Bautista è l’uomo chiave del mercato Superbike. La trattativa riguardante il suo rinnovo è alle battute finali e lui si sente carico e pronto a proseguire. Proprio con lui abbiamo condiviso una lunga chiacchierata alla vigilia di Portimao analizzando varie tematiche.

Da una parte c’è infatti la corsa al titolo, dall’altra il rinnovo e ancora le sue ambizioni in ottica futura. Tanti temi su cui Alvaro non si è sottratto rispondendo apertamente e con trasparenza.

“Cosa dire di questa prima parte di Campionato? Nessuno è imbattibile – ha esordito – negli ultimi due anni ho sempre avuto grande fiducia con la Ducati mentre quest’anno è venuta a mancare. Vuoi per i problemi fisici patiti nel corso dell’inverno o per via del nuovo regolamento, sta di fatto che in questo Campionato non ho mai avuto le sensazioni che cercavo”.

A Most però qualcosa è cambiato?
“Vero! A Most però qualcosa è cambiato perché in quel weekend abbiamo effettuato alcune modifiche che mi hanno fatto capire di avere una strada nuova da percorrere. Ecco, quella è stata la luce che io cercavo. Penso infatti che possiamo tornare ad avere le sensazioni che servono e voglio essere fiducioso per la seconda parte di Campionato”.

Alvaro, domanda secca: hai firmato oppure firmi qua a Portimao?
“Non ho ancora firmato il rinnovo perché stiamo negoziando. Durante una trattativa ognuno tira dalla propria parte e serve trovare poi l’accordo definitivo. Penso sia la normalità durante una conversazione. Il fatto è che siamo nel bel mezzo delle vacanze estive e i tempi si dilatano. Probabilmente in un altro periodo dell’anno sarebbe stato diverso”.

Hai pensato al ritiro?
“Molte persone vogliono che mi ritiri e non nego che il ritiro possa essere una possibilità, considerando quella che è la mia età. Io però non sono nella situazione di appendere il casco al chiodo perché voglio continuare a correre e ad allenarmi. Inoltre penso che possiamo tornare al livello in cui eravamo lo scorso anno”.

Più volte Ducati ha detto che tu sei la priorità. Questo significa che tu resti il miglior interprete della Panigale V4?
“Noi dobbiamo lavorare per capire come essere più forti con 6kg e stiamo lavorando proprio in quella direzione senza la necessità di cambiare il regolamento. È  un po’ come lo scorso anno, quando abbiamo dovuto trovare una soluzione dopo che ci avevano tolto i giri”.

Come pensi di battere questo Toprak?
“Come ho detto all’inizio: nessuno è imbattibile! Io sono consapevole del fatto che quando ritroverò la fiducia di cui ho bisogno saremo molto vicini a lui. Se riuscirò a batterlo o meno quello non lo so, ma di sicuro potremo giocarcela. Sono infatti dell’idea che dopo Most saremo competitivi e qua a Portimao potremo fare qualcosa di importante nel corso di questo weekend. Questo non significa che vincerò, ma che mi avvicinerò alle prestazioni dello scorso anno”.

Sui social molti si domandano perché Ducati voglia rinnovare il contratto a un pilota di 40 anni…
“So bene che la gente sui social commenta. Il fatto è che la gente si limita a guardare le gare da casa sul divano oppure a leggere quello che scrivono i giornalisti. È facile così, perché non sai cosa succede veramente in pista infatti da casa sai solo il 10%. La gente non conosce i dati tantomeno sa come guida un pilota. Io penso che se Ducati mi vuole è perché guardando i dati vedono molte più cose rispetto al pubblico”.

È un po’ come la scelta di Dall’Igna nel prendere Marquez quando molti preferivano Bastianini o Martin?
“Certo, è vero! Io penso che Gigi non è uno che sceglie i piloti tanto per. Lui è uno che conosce i piloti, capisce le gare e capisce quello che è il vero potenziale del pilota. Poi magari uno da casa ha un proprio punto di vista, arrivando a dire che Bautista è vecchio o che Marquez non va bene. A me però il pensiero del pubblico non tocca”.

Ha parlato con Gigi?
“Con Gigi parlo sempre e gli ho rilasciato il mio commento in merito alle modifiche fatte a Most. Lui mi conosce molto molto bene, abbiamo lavorato tanti anni e ci tiene ad ascoltare le mie indicazioni”.

Cosa pensi della nuova Panigale vista al WDW?
“Noi abbiamo utilizzato la stradale, dato che la Superbike è un po’ più piccola inoltre il serbatoio è diverso. Devo però dire che la nuova moto è migliorata rispetto alla precedente. C’è differenza sia a livello guida che di motore, di conseguenza è stato fatto un passo avanti”.

Alvaro, quanto ti scoccia vedere questo dominio di Toprak dopo il tuo dell’ultima stagione?
“Lo scorso anno il Mondiale l’ho vinto all’ultima gara e non con tre d’anticipo come potrebbe fare Toprak quest’anno. Nel 2023, quando vincevo, lui faceva secondo. Tra l’altro mi faccio queste domande: si parla tanto di dominio mio e di superiorità, ma in quante gare mi avete visto fuggire all’inizio come fa lui quest’anno? Forse due oppure tre. Di sicuro adesso è tutto diverso”.

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