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Adrian Huertas sta recitando a tutti gli effetti la parte di protagonista nel Mondiale SSP. Aruba lo ha fortemente voluto la passata stagione, quando lo spagnolo era impegnato in sella alla Kawasaki di MTM. Un giovane di talento, ma soprattutto di prospettiva tanto da avergli fatto siglare un accordo di due anni, ovvero fino al 2026.
Fino ad oggi l’iberico sta dominando la scena a tal punto da vantare 46 punti di vantaggio su Montella, primo degli inseguitori in Campionato. Huertas sembra quindi lanciato verso la vittoria del titolo ma sul suo futuro aleggia un grosso interrogativo.
Già, perché in caso di vittoria del Mondiale, nel suo contratto c’è l’opzione per il salto in Superbike. Sì, ma con quale team? Cerchiamo allora di capire gli scenari.
Innanzitutto c’è da dire che, qualora Aruba avesse voluto sostenere l’intera operazione, la prima scelta sarebbe potuta essere Motocorsa. Il team di Lorenzo Mauri aveva infatti messo nel mirino lo spagnolo, ma purtroppo non si è riusciti a superare l’ostacolo.
Detto ciò Aruba sarebbe anche disposta a piazzare Huertas in un team satellite, purché quest’ultimo si prenda carico della gestione e non solo. Il problema è che al momento i team indipendenti Ducati sono praticamente quasi tutti al completo. Un’ipotesi poteva quindi essere Go Eleven, qualora Iannone fosse stato promosso nel team factory, ma questo non accadrà.
Il secondo scenario, già valutato nelle ultime settimane dal team capitanato da Cecconi, potrebbe essere quello di schierare una terza Superbike gestita dall’attuale team SSP. Un'opzione che ricorda il 2018, quando Michael Rinaldi partecipò al Mondiale SBK disputando però solo i round europei affiancando Davies e Melandri.
Ecco, questa potrebbe essere un’ipotesi clamorosa e al tempo stesso suggestiva, con Stefano Cecconi che porterebbe in pista una terza Panigale V4. Bisogna però capire se i tasselli si riescono ad incastrare o meno.
Infine l’ultimo scenario è Huertas che prosegue ancora una stagione in SSP oppure decida clamorosamente di rompere il contratto e trovarsi lui stesso un’alternativa. Di quest’ultima pista siamo però poco convinti.
Sta di fatto che oltre al rinnovo di Bautista, c'è pure il nodo legato al giovane pupillo su cui Aruba ha scommesso un anno fa.
