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MotoGP, Marini: “Otto Ducati in Top 10? Nel 2025 saranno meno e sarà più divertente”

“Le GP24 sono di un altro livello rispetto agli altri, mentre le altre Ducati sembrano avere un vantaggio con la media al posteriore. La penalità? Non è un problema: i punti non fanno la differenza sul nostro lavoro”

MotoGP: Marini: “Otto Ducati in Top 10? Nel 2025 saranno meno e sarà più divertente”

Dopo aver conquistato il suo primo punto stagionale al Sachsenring, Luca Marini era pronto a incrementare il suo bottino di un altro punticino al termine del GP della Gran Bretagna, concluso tagliando il traguardo in 15ª posizione. La pressione delle gomme ha però tradito il pilota Honda, che si è visto comminare 16” di penalità per essere sceso sotto ai limiti consentiti dal regolamento ed è così finito fuori dalla zona punti.

“Lo Steward Panel sa in tempo reale la pressione di tutti i piloti, quindi se ti chiamano significa che sei fuori. Però va bene, non è un problema: non siamo qui a lottare per il campionato in questo momento. I punti non fanno la differenza sul nostro lavoro”, ha commentato Marini, cercando di vedere il bicchiere più pieno che vuoto: “In questo momento dobbiamo prendere l’aspetto positivo di questa gara, che è stato un altro ottimo weekend, e cercare di capire come risolvere una vibrazione molto particolare che ogni tanto abbiamo noi piloti Honda e che limita la nostra prestazione”.

Bilancio comunque positivo quindi per il marchigiano. “Assolutamente. È un ottimo modo per ripartire dopo la pausa estiva - ha detto - Al Sachsenring avevo fatto un’ottima gara e penso di averlo fatto anche qui. C’è sicuramente molto da lavorare, ma siamo nella direzione giusta e vediamo se in Austria avremo qualche aggiornamento”.

Non è stata comunque una gara semplice quella vissuta da Marini, un po’ ostacolato dal fatto di non aver potuto montare la sua gomma preferita all’anteriore.

“È stata davvero una gara difficilissima. Io volevo correre con la dura all’anteriore, ma vedendo in griglia che la temperatura stava scendendo ho messo la media come ieri, anche per non fare una scelta diversa da quella degli altri  È una gomma che non mi piace tanto, ma penso che alla fine sia stata una scelta corretta, sicuramente quella più sicura - ha raccontato Luca - È stata abbastanza tosta specialmente dopo 10 giri, quando è calata la gomma posteriore e ho iniziato la vibrazione di cui parlavo prima in tutte le curve a destra e anche in qualcuna a sinistra e ho dovuto rallentare leggermente il mio passo. Zarco è stato bravo a superarmi in quel momento. Lui ne aveva un po’ di più e poi io non sono più riuscito a continuare a spingere in quel modo. Ho anche dovuto gestire un po’ la benzina, perché ero rimasto da solo e senza scia, ma ha funzionato tutto bene, perché sono arrivato tranquillamente a fine gara”.

Marini si è poi espresso sulle prestazioni della Ducati a Silverstone, dove la Casa di Borgo Panigale ha concluso il GP piazzando 8 dei suoi alfieri nelle prime 10 posizioni.

“Questa è una pista dove si va forte e dove si usa molto il motore, e quando serve il motore loro vanno sempre forte. Poi, le quattro moto ufficiali, in questo momento, sono di un altro livello rispetto a tutte le altre moto, quindi è facile trovarle tra i primi cinque - ha osservato - Le altre Ducati hanno lavorato molto bene e si vede che con la media al posteriore hanno un vantaggio maggiore rispetto a tutte le altre Case e le altre moto. Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile al loro livello e vedremo il prossimo anno, in cui di sicuro non ce ne saranno otto. Sarà più divertente già solo per questo”.

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