Il weekend britannico a Silverstone si è concluso con un dominio Ducati, otto nei primi dieci, ma tra tutte è spiccata quella di Enea Bastianini, assoluto protagonista nella sprint e nella gara di domenica. La Bestia ha affilato gli artigli durante la pausa estiva e non poteva esserci un inizio migliore per lui in questa seconda metà di stagione. Una vittoria, arrivata in concomitanza coi festeggiamenti per il 75° anniversario della MotoGP, che alleggerisce il cuore e la mente del riminese, "l'anno scorso lo cancello, è stato un disastro" dirà poi ripensando alla scorsa stagione e all'infortunio.
Partito terzo in prima fila con un'ottima qualifica, spesso suo punto debole del weekend, Enea ha tenuto il passo dei migliori alle spalle di Aleix sfruttando un'ottima gestione delle gomme. Una gestione che gli ha permetto di sferrare la zampata nelle ultime fasi di gara imponendosi prima sulla GP24 di Bagnaia e andando poi a raggiungere, decimo su decimo, un pur competitivissimo Jorge Martin. Tre Ducati factory sul podio quindi, ed il quesito naturale è nella mente di tutti: che a Borgo Panigale abbiano commesso un errore lasciando andare due dei loro migliori piloti? Enea stesso se lo chiede, ma solo il futuro potrà dirlo. Nell'attesa Enea fa la ola sul podio, si gode il momento e la terza posizione in classifica, a 49 punti di Martin. Dice che al titolo non ci pensa ma la strada per Valencia è ancora lunga.
E' la prima volta che vinci Sprint e gara nello stesso weekend.
"Sono davvero felice del risultato di questo weekend - racconta Enea - ho riflettuto durante la pausa estiva per capire dove sarei potuto migliorare, controllando il passo gara sono sempre stato competitivo. Purtroppo spesso non sono riuscito ad esprimermi nel giro veloce in qualifica, ma questo weekend tutto è andato nel verso giusto. Ieri ho conquistato la mia prima vittoria nella Sprint ed oggi sono riuscito a ripetermi nella gara lunga. Vincere e farlo qui a Silverstone in concomitanza coi festeggiamenti per il 75esimo anniversario della MotoGP mi rende davvero felice".
Quando hai capito che avresti potuto vincere?
"Negli ultimi cinque giri. Oggi Jorge è stato molto forte e non riuscivo a prendergli un metro, mi son detto che avrei fatto secondo anche se comunque anche Pecco era molto vicino. "Ci ho sempre sperato" - gli fa eco Bagnaia - però alla fine quando ho visto che gli stavo mangiando dei decimi ci ho provato e ho dato tutto".
Sei sempre stato uno specialista nella gestione di gara, ma ora hai conquistato anche le distanze brevi, in questa seconda metà di stagione ti vedremo più spesso così competitivo?
"Spero di si, l'atmosfera in questo fine settimana è stata diversa sin da subito, ho avuto ottime sensazioni sulla moto sin dal venerdì e non ho dovuto modificare troppo la moto. E' stato tutto perfetto, dalle qualifiche alle gare. Tutto dipenderà da come e se saremo in grado di affrontare i problemi che ci si pareranno davanti. Sono fiducioso, stiamo lavorando bene ed il team ora mi conosce e sa di cosa ho bisogno".
Ora sei a 49 punti dal leader della classifica Martin, terzo in campionato davanti a Marc Marquez. Puoi lottare per il titolo?
"Non penso di essere in lizza per il titolo, Pecco e Jorge hanno dimostrato più costanza in ogni gara e sono sempre al top delle prestazioni. Spesso non trovo subito le sensazioni giuste, oppure mi ritrovo a partire dietro, per poter lottare per un titolo è necessario migliorare in questa direzione. Al momento quindi guardo al futuro gara per gara, il primo obiettivo è trovare più costanza in qualifica. Sicuramente però questo weekend è un ottimo punto di inizio, vorrei continuare su queste note nella seconda metà di stagione e se le cose proseguiranno così vedremo cosa succederà".
Questa vittoria ti risolleva dopo la scorsa stagione difficile? Senti di aver voltato pagina?
"Ho voltato pagina già da inizio anno, a livello fisico stavo meglio, ed ora sento di essere in una forma ancora migliore. Mi sento un tutt'uno con la moto, una sensazione che non è sempre stato facile sentire. L'anno scorso lo cancello, è stato un disastro. La vittoria in Malesia arrivò è vero, ma senza un motivo".
Con così tanti piloti in difficoltà a gestire la gomma posteriore, come sei riuscito a gestire l'usura e mantenere questo passo?
"Sin da ieri avevo controllato il passo e l'usura e non era altissima pur essendo una Sprint. Oggi non sono partito benissimo e mi sono ritrovato quarto dopo i primi giri. Ho spinto più di quanto mi aspettassi, ma alla fine non ho avuto problemi. Ho notato che anche Pecco e Jorge avevano dei problemi di vibrazione, sopratutto sul lato sinistro, ma è difficile spiegarlo, è uno dei miei talenti".
All'ultimo giro la tua moto ha subito uno scossone molto forte, stavi festeggiando?
"Direi proprio di no! - scherza il riminese - stavo spingendo al massimo perchè non avevo guardato il tabellone e non sapevo quanto fosse vicino Jorge. Alla curva 4 ho visto che avevo un po di margine ma ho continuato a spingere, la gomma però ormai era al limite".
A fine anno tu e la Ducati prenderete strade diverse. Un peccato più per te o per la Ducati?
"Eh... - riflette con un sorriso l'italiano - vedremo. Penso di non aver ancora capito la scelta di Ducati di lasciar andare via me e Jorge, ma è una decisione che rispetto. Penso che la KTM sarà una buona moto per me, ma non posso dire di più senza ancora averla provata".
Da quando hai appreso che a fine anno lascerai la Ducati, sei stato davvero competitivo. Era ciò di cui avevi bisogno, c'è una correlazione tra le due cose?Pensi che Ducati abbia commesso uno sbaglio?
"L'anno scorso non è stato facile, mi sono quasi sentito vecchio (per l'infortunio ndr), ho perso molte gare, certo ho vinto in Malesia ma la mia forma fisica non è mai stata al massimo. Quest'anno è iniziato meglio ed il primo approccio con la GP24 e gara dopo gara le sensazioni stanno migliorando. Nella prima parte di stagione non avevo fiducia in ingresso curva, ma ora è tornata. Quindi ho una buona occasione di fare bene in questa stagione, nella prossima non sarò su una Ducati ma penso che potrò comunque fare bene".
Cosa è cambiato in qualifica rispetto al passato?
"A esser sinceri nulla, ho fatto il giro veloce con la prima gomma. In passato ogni volta ho perso la possibilità di compiere un buon giro con la prima, e spesso con la seconda incontravo traffico o bandiere gialle. Questa volta invece sono riuscito ad essere veloce sin da subito, ma non ho cambiato nulla".
Anche la scelta della gomma si è rivelata giusta.
"Come ha sottolineato anche Pecco, l'anteriore era molto morbida e bisognava adattarsi. La mescola dura avrebbe aiutato ma con queste temperature era un rischio ancora maggiore, alla fine è andata bene".
Oggi sei sceso in pista con un casco replica dedicato a Mike Hailwood, un pilota che ha fatto la storia di Ducati nel lontano 1978.
"Il design mi piaceva, siamo a Silverstone ed Hailwood è stato un pilota britannico. Inoltre i colori si sposavano bene con la nostra livrea".