Nonostante la caduta, ieri Bagnaia era riuscito a rimanere in testa alla classifica per un solo punto. Oggi, invece, si è dovuto arrendere e riconsegnare il primo posto in campionato a Martin. Pecco era rimasto al comando della gara per 11 giri, prima di capire che non aveva più armi per lottare. Prima Jorge poi Bastianini l’hanno passato e a quel punto il 3° gradino del podio era diventato il massimo risultato possibile. “Poteva sicuramente andare meglio, ma dopo la caduta di ieri ho limitato i danni” cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno il campione del mondo.
Qual è stato il problema?
“Per tutto il fine settimana non mi sono mai sentito bene con la gomma anteriore ed Enea è stato bravo a riuscire a essere più morbido sugli pneumatici in certe situazioni, è il modo in cui ha fatto la differenza. Per prima cosa voglio controllare tutti i dati perché voglio capire cosa ho sbagliato. Pensavo di stare gestendo tutto bene, ma quando Jorge mi ha superato mi sono accordo di essere in difficoltà con l’anteriore. Oggi il 3° posto era il mio massimo risultato possibile, Martin e Bastianini erano più veloci di me”.
A volte bisogna accontentarsi?
“Ieri ero caduto e oggi ho rischiato di andare di nuovo a terra, alla curva 7, ma sono riuscito a tenere in piedi la moto. A quel punto ho pensato solo ad arrivare alla fine, a gestire il margine dai piloti che avevo dietro. Non è stato troppo difficile farlo, ma all’ultimo giro non avevo più niente. Direi che è stato un fine settimana positivo perché sono stato competitivo nonostante le difficoltà, la prossima gara sarà in Austria e cercherò di fare bene lì”.
Ti scoccia non essere più in testa alla classifica?
“No, perché sarà così fino alla fine del campionato. Preferisco essere ovviamente la preda che il cacciatore, perché essere davanti fa sempre la differenza. Però essere primo o secondo con meno di una gara di distacco in termine di punti non cambia molto”.
Prima dell’estate dicevi che lotta per il titolo sarebbe stata fra te e Martin, ora c’è un terzo incomodo?
“Ho sempre saputo della velocità di Enea, l’unica cosa che gli era mancata era la costanza di risultati e penso che questo risultato possa dargli molta motivazione per riuscire a chiudere il gap che si è creato in campionato. Credo potrà lottare per il titolo fino alla fine. In questo fine settimana mi ha recuperato 21 punti, vedremo, ma sarà sicuramente tosta fino alla fine”.
Non potrai contare sul tuo compagno di squadra come alleato per il titolo…
“Il prossimo anno Enea cambierà team e non ho mai pensato di ricevere aiuto da lui. È normale, vogliamo tutti vincere”.
Perché hai avuto più problemi con le gomme rispetto agli altri piloti con la GP24?
“Io giro la moto con l’anteriore e puoi farlo solo quando hai il supporto dalla gomma, cosa che oggi non è avevo. Con la media in diverse curve la ruota si bloccava, non riuscivo a fermarmi e arrivavo sempre un po’ largo, così dovevo usare il gas per chiudere la curva e ho consumato il posteriore. È il mio stile di guida ed è difficile cambiarlo per un fine settimana, anche perché di solito corriamo con la dura”.
Quello di oggi è il tuo podio numero 43 in MotoGP, nessuno ne ha fatti tanti sulla Ducati.
“È un bel numero, inizia a essere abbastanza grande. Quando hai i migliori piloti sulla stessa moto puoi ottenre questi risultati. Siamo in 8 con una moto che può vincere ogni domenica, ci confrontiamo ed è anche una motivazione per migliorare”.