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MotoGP, Bagnaia: "La caduta è stata un mio errore, ho esagerato e chiesto scusa al team"

"Domani la farò più piano. Le qualifiche? Uno spettacolo ridicolo e pericoloso. Servirebbero sanzioni pesanti per chi va lento e mettere un tempo limite per ogni settore"

MotoGP: Bagnaia:

Bagnaia, a Barcellona, cadde nella Sprint quando era al comando, la domenica si vendicò con quella curva portando lì il sorpasso su Martin. Farà la stessa cosa anche domani a Silverstone? “No, la farò semplicemente più piano” si consola con una risata. Il successo di Bastianini ha permesso a Pecco di rimanere in testa al campionato per un solo punto, ma quell’errore non ci voleva. “È tutto il fine settimana che quella curva mi sta venendo particolarmente bene e oggi… l’ho stesa” allarga le braccia il campione del mondo.

È stato, come si dice, un eccesso di confidenza?
Non avevo avuto un inizio di gara facile perché mi era rimasto agganciato l’abbassatore posteriore e nelle prime due curve mi hanno passato in tre. Poi, nel primo giro e mezzo non mi trovavo bene con la gomma posteriore, non riuscivo a spingere come avrei voluto. Forse a causa della temperatura, perché dopo è tornata a funzionare bene, ho iniziato andare forte e tutto era perfetto. In meno di due giri mi ero rimesso dietro ad Aleix, a quel punto sono uscito molto forte dalla curva 3, circa 3 chilometri all’ora più del solito, ho anticipato troppo l’ingresso della 4 e l’ho persa. È stato un mio errore, ho già chiesto scusa alla squadra. In questi casi è più facile capire, quando sei il perché sei caduto riesci a risolvere il problema”.

Sei meno arrabbiato del solito per questo errore?
Mi girano tanto, ma non posso farci niente. La gara vera è domani. Sappiamo come dobbiamo correre con queste gomme, ma ogni volta ce lo dimentichiamo (ride)”.

Anche in qualifica ti eri arrabbiato molto…
Siamo i migliori piloti nel mondo, nella massima categoria del motociclismo, se siamo arrivati dove siamo arrivati è perché riusciamo a fare le cose da soli. Non capisco il motivo di doversi sempre attaccare a qualcuno, è qualcosa di ridicolo. Nelle ultime quattro qualifiche, a parte un paio di piloti nessuno è mai riuscito a fare il tempo per questa ragione. Oggi sono uscito 30 secondi dopo Martin, che era l’ultimo del gruppo, e dopo 5 curve mi sono trovato davanti a tutti. Secondo me non è uno spettacolo bello da vedere e così si dà anche il cattivo esempio ai piloti di Moto3 che oggi, a 3 minuti dalla fine, erano solo in 6 ad avere fatto il tempo. In questo modo possono essere scusati dagli Steward perché con quelli di MotoGP non fanno niente”.

Pensi che con Simon Crafar a capo degli Steward qualcosa potrebbe cambiare?
Sarebbe giusto mettere più attenzione sulle cose importante e magari meno energie su quelle stupide. Penso non sia bello per il nostro sport vedere 12 piloti andare piano in mezzo alla pista, oltre a essere pericoloso e non servire a niente. Bisognerebbe dare delle sanzioni pesanti e fare un cambiamento deciso”.

Sarebbe meglio un format come quello della Superpole?
Sarebbe bellissimo, ma non è pratica. In caso di pioggia, oppure di pista umida, non ci sarebbe poi tempo per farla. La cosa migliore sarebbe mettere un tempo limite nei vari settori della pista, tipo il 107%, in certi casi potrebbe servire”.

A proposito di guai, c’è stato anche quell’adesivo che si è staccato dal casco e ti è andato sulla visiera nel secondo time attack in qualifica…
E ieri non avevo agganciato bene la tuta che poi si è aperta. Oggi, per quanto riguarda il casco, c’è stata una leggerezza, ma in 6 anni non ho mai avuto problemi e purtroppo queste cose succedono sempre nei momenti peggiori. È stato un peccato perché avrei potuto migliorare il mio tempo anche se non so se sarei riuscito a battere Aleix. Avrei comunque avuto la possibilità di provarci, ero nella situazione perfetta, ma è andata così”.

Pensiamo a domani…
Correremo con la gomma media al posteriore e sarà tutto diverso: è uno pneumatico che mi piace, è più stabile e ti avverte delle perdite di aderenza”.

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