Nicolò Bulega ci ha fatto compagnia nella serata di giovedì in occasione di una live post WDW. Con il portacolori Aruba abbiamo parlato della Race of Champions così come della nuova Panigale V4 e di questo 2025, che lo vede come diretto rivale di Toprak per il titolo.
Il rookie della top class è stato molto schietto e diretto senza fare troppi giri di parole tantomeno sottrarsi alle domande. Inevitabile ovviamente quella sull’incidente di sabato scorso con Marc Marquez in occasione della gara al WDW.
“Penso ci sia ben poco da dire – ha commentato – non voglio alimentari ulteriori polemiche, dato che a mio avviso sono state anche troppe. Sabato sera, dopo la gara, Marc era venuto a cercarmi nel box, ma io ero già andato a casa dopo essere stato al centro medico. In seguito lui mi ha scritto un messaggio chiedendomi scusa e dicendo che purtroppo ha fatto una cazzata. Per me la questione era già chiusa e finita lì. Anzi, adesso faccio io il giornalista e vi domando: secondo voi, se un otto volte campione del mondo pensa di non aver fatto alcun sbaglio, mi avrebbe regalato il suo casco? Io penso che già il casco è la risposta”.
Nicolò, parliamo della nuova Ducati V4, presentata al WDW. Purtroppo dovrai aspettare fino al 2026 prima di portarla in pista.
“Quello è già un problema – ha scherzato – la nuova Ducati V4 mi ha dato l’idea di una moto facile per arrivare al limite. È sincera, ti parla molto, non fa cose brusche come magari potrebbe fare una moto con così tanti cavalli. Sembrava quasi un 600 per la sua facilità e il suo essere intuitiva. Penso sia stato fatto un bello step”.
Parliamo un po’ dal lato umano. Possiamo dire che il paddock della Superbike ci ha fatto scoprire il vero Bulega?
“Gli ultimi anni in Moto2 sono stati difficili, soprattutto l’ultimo, dove nemmeno avevo voglia di preparare la valigia per andare a correre. Era diventata una situazione molto difficile e qualcosa dovevo fare. Inizialmente non mi convinceva la SSP, poi però capisci che non è così male come pensi, dato che i top team della SSP sono professionali quanto quelli della Moto2, se non di più. Poi tra il 2022 e il 2023 ho visto una piccola luce, alimentando il fatto che potessi vincere il titolo per poi mettere nel mirino la SBK”.
Hai mai pensato a un test con la MotoGP in futuro?
“Quest’anno ho iniziato a pensarci. Alla fine ogni pilota è curioso di vedere fino a dove può arrivare. Al momento mi sento bene perché riesco a sfruttare il 100% della Panigale. Mi piacerebbe però provare la Desmosedici, giusto per togliermi una curiosità e vedere come mi trovo in sella, ovvero se riesco ad adattarmi o meno. Poi il futuro non lo so… Diciamo che non sono puntuale, ma nemmeno in ritardo”.