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Oggi Davide Tardozzi è stato protagonista di un involontario spoiler, rivelando che nel team VR46 il prossimo anno correranno Di Giannantonio e Morbidelli, il primo con una moto ufficiale e il secondo con una GP24. Quando lo si fa notare a Franco, lui sorride sotto i baffi: “stiamo lavorando per fare sì che quello che ha detto Davide avvenga realmente” la sua diplomatica risposta.
Logicamente non può sbilanciarsi, ma si può parlare per ipotesi. Come pensare al fatto che avrebbe una moto non aggiornata.
“Sono diventato vicecampione del mondo con una moto vecchia e ho vinto le mie uniche gare in MotoGP con una moto vecchia - ha ricordato il 2020 con la Yamaha Petronas - Spero che, se succederà veramente quello che è stato detto, possa avere quel tipo di performance”.
Uccio Salucci ha sempre affermato che avere Morbidelli rappresenterebbe la chiusura di un cerchio, essendo stato uno dei primi piloti dell’Academy di Valentino.
“Sarebbe una storia fantastica, la chiusura di un cerchio e una possibilità di ridare indietro qualcosa a tutta la famiglia VR46 attraverso dei bei risultati. Sarebbe un bel modo per ripagarli, ma è ancora troppo presto per parlarne. Quando succederà? Non lo so, ora sono concentrato su questo fine settimana” ha chiuso il discorso.
Non resta quindi che parlare del venerdì di Silverstone, in cui è rimasto per una manciata di centesimi fuori dall’ingresso diretto in Q2.
“Cosa mi è mancato? Veramente poco - ha spiegato il pilota di Pramac - Nel giro secco mi sentivo bene, ma poi mi sono accorto di non essere abbastanza veloce. Mi manca ancora esplosività e oggi ancora più del solito. Sul passo non sono male, ma devo migliorare anche lì perché dal mattino al pomeriggio gli altri piloti hanno fatto un passo in avanti più grande del mio”.
