Primo al mattino e primo al pomeriggio, Jorge Martin non poteva iniziare meglio la seconda parte della stagione. Era andato in vacanza con la caduta nel GP di Germania, che gli era costata la vetta della classifica, ma a Silverstone ha ritrovato il suo smalto intatto.
“È andata bene, mi dà molta fiducia partire così. Se mi era rimasto qualche dubbio dopo il Sachsenring, oggi me lo sono tolto. Se devo essere sincero, ho faticato a riprendere perché stavo bene in vacanza - ha scherzato lo spagnolo di Pramac - ma sono arrivato qui a Silverstone in piena forma, è una pista che mi piace e sono stato veloce. Sono a mio agio, non ho toccato la moto e questo ti permette di acquistare maggiore fiducia. Avevo l’idea di fare molte prove, ma alla fine ho preferito non cambiare nulla, avevo anche delle cose nuove da provare”.
In verità una prova l’ha fatta, perché il ruzzolone del Sachsenring gli aveva lasciato un punto di domanda.
“Abbiamo pensato che c’era un pezzo che forse aveva provocato la caduta perché ero l’unico pilota Ducati a usarlo. Così sono tornato un po’ alla configurazione standard: avevo il dubbio che avrei potuto essere più lento, invece mi sono trovato meglio - la conclusione positiva - Mi sento veramente a mio agio sul passo, ho girato in 1’58” con una gomma di 15 giri e credo sia un gran tempo. Mi piace tantissimo il grip che ha la mia moto, il punto in cui soffro di più è l’entrata in curva, ma frenata e trazioni sono ottime”.
Neppure Marquez che ha cercato a tutti i costi la sua scia lo ha infastidito.
“Avere un pilota dietro non è nulla a cui non sia abituato - ha spiegato Jorge - È chiaro che preferirei essere da solo, ma non posso decidere se qualcuno mi segue o meno. Ho spinto e mi sono messo comunque al primo posto, quindi è qualcosa che mi dà ancora più fiducia”.
Però non era un pilota come un altro, perché Marc è quello che gli ha soffiato il posto nel team ufficiale Ducati.
“La vedo ora in questa prospettiva, ma in quel momento non l’ho pensato. Non vuoi mai dare la ruota a un pilota veloce perché può starti davanti e in qualche caso toglierti dalla Q2, ma non si può fare nulla”.
A proposito di futuro, Martin ha confermato che lo seguiranno in Aprilia il capotecnico Daniele Romagnoli e il meccanico David Galacho, detto Malaguita.
“Malaguita è la prima persona a cui ho pensato, perché mi sento molto bene con lui e siamo insieme da 4 anni, credo che mi aiuterà molto ad adattarmi al nuovo team. Lo stesso vale per Romagnoli, abbiamo vinto tanto insieme e lottato per il titolo. Avevo bisogno di una persona che conoscesse bene o me o la moto e credo che Daniele sia quella giusta” i motivi della sua scelta.
Foto ©️Pierluca Brunetti