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Quartararo: "Arbolino in MotoGP? Per me è pronto e non lo dico da amico"

"Anche io in Moto 2 non ho vinto tanto, ma una volta nella top class sono stato subito competitivo. Aspettative per Silverstone? Meglio evitare per non rimanere delusi. Sarei disposto a meno velocità per un po' di maneggevolezza"

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Ad oggi quindicesimo della generale con appena 44 punti Fabio Quartararo sperava sicuramente di trovarsi in posizione migliore a quest'ora della stagione ed invece, fino ad adesso Yamaha non è stata in grado di trovare quel qualcosa in più per permettere alla M1 di fare un vero passo avanti. Consapevole del tanto lavoro da affrontare da qui a Valencia, il francese ha confessato alla vigilia del GP di Silverstone di aver voluto staccare completamente la spina per qualche giorno, nella speranza di recuperare le energie fisiche ed emotive necessarie per gestire la situazione.

"Ho trascorso la sosta estiva con la famiglia e gli amici. Per la prima volta dopo tanto tempo ho avuto tre settimane senza test. Ho cercato di non fare niente per una settimana e mangiare quello che volevo. adesso siamo qui, pronti per la seconda parte di stagione", ha dichiarato alla vigilia.

A proposito degli obiettivi del weekend inglese e in prospettiva il pilota di Nizza ha commentato: "Il costruttore ha portato delle novità che speriamo possano aiutarci. Già entrare nel Q2 direttamente al venerdì sarebbe un progresso. Per il resto è difficile attendersi qualcosa. Preferisco non sbilanciarmi per evitare di rimanere deluso. Finché non scenderemo in pista non possiamo sapere se gli aggiornamenti hanno funzionato. Un bilancio delle gare scorse? Anche se i risultati non sono stati il massimo, siamo comunque cresciuti da inizio campionato".

Qualche parola il 25enne l'ha dedicata anche al compagno di squadra Alex Rins fresco di rinnovo. "Sta facendo bene e anche se abbiamo stili di guida differenti i nostri riscontri sono gli stessi. La sua conferma e le due moto in più di Pramac daranno una mano", ha riconosciuto.

Lucido come sempre nelle analisi il transalpino ha ben chiaro anche cosa manca al suo strumento di lavoro: "La maneggevolezza era la nostra forza, ora è l’opposto. In realtà sono tante aree in cui stiamo faticando. Di motore siamo forti, ma non riusciamo a curvare e a fermare la moto.  Dovremo sacrificare qualcosa? Certamente, per migliorare la menggevolezza dovremo senz'altro rinunciare a qualche aspetto".

Sul tema propulsore la direzione da prendere sembra definita: "Siamo al lavoro sulla specifica provata a Valencia. Quando arriverà? Non so, sto spingendo che avvenga il prima possibile. Al momento non si riesce a guidare in maniera naturale. Personalmente mi auguro si faccia a meno di parte della velocità in rettilineo per essere più veloci nelle curve. Ci sono dei test in programma? Sì, due giorni a Misano dopo l'Austria. Al Simoncelli correremo due volte. Lo potrò percorrere ad occhi chiusi! Sarà interessante".

Infine un parere su Tony Arbolino e sul suo possibile approdo in MotoGP nel 2025 proprio con Pramac. "Per me è pronto e non lo dico perché è un amico.Forse sta avendo delle difficoltà per le gomme, ma credo abbia fatto dieci podi di fila. Quest'anno non è ancora riuscito a mostrare il suo valore, ma anche io in Moto 2 ho vinto e sono salito sul podio poche volte, poi però, una volta sbarcato nella classe regina sono stato subito competitivo. Vivendo vicino a me so quanto si stia dando da fare", la promozione dell'italiano dalla voce del campione 2021.

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