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MotoGP, Miller: “Non ho alcuna offerta per il 2025, il mio telefono non squilla”

Jack smentisce le voci di mercato tra cui la SBK con Ducati al posto di Bautista: “Al momento non ho alcuna proposta, ma non è ancora finita. Purtroppo la MotoGP non è il calcio dove un gol risolve le cose”

MotoGP: Miller: “Non ho alcuna offerta per il 2025, il mio telefono non squilla”

Jack Miller è uno dei nomi chiave del mercato MotoGP. Al momento sul suo 2025 aleggia un grosso punto interrogativo e lui stesso lo ammette senza troppi giri di parole in occasione dell’incontro coi media al giovedì a Silverstone.

Parole chiare e trasparenti quelle pronunciate dall’australiano in merito al suo futuro. Nelle scorse settimane si è parlato di una possibilità in Pramac mentre negli ultimi giorni Autosport ha riportato di un’offerta da parte di Ducati per la SBK. nulla di vero come dichiarato da lui stesso.

“Ci sono tanti rumors su cosa farò l'anno prossimo, ma ad oggi la mia situazione è chiara: non ho alcuna offerta sul tavolo e nessuna opzione per il 2025. Al momento il mio telefono non squilla, di conseguenza non posso fare altro che dare il meglio in pista. Penso che l’unico modo per far sì che il telefono squilli è cercare di essere competitivo in pista e ottenere buoni risultati”.

Miller smentisce quindi tutte le voci tra cui quella della SBK.
“Non escluderei di guidare una Superbike il prossimo anno. Il Mondiale è di altissimo livello ed interessante correre tre gare in un weekend. Personalmente sono dell’idea di non aver ancora finito il mio lavoro in MotoGP”.

A proposito di MotoGP, l’ultima chiamata è Pramac.
“Questa può essere una possibilità, ma al momento non ho nulla. Io so cosa ho mostrato nella mia carriera e la gente sa che pilota sono. A volte posso aver detto cose sconvolgenti, ma alla fine questo è il mio personaggio e io sono sempre stato così. io devo solo pensare a fare il meglio di me stesso per convincere le persone”.

Infine una considerazione sul weekend di Silverstone.
“Ho trascorso delle belle vacanze e ora sono pronto a ripartire. Anche se la situazione è un po’ frustrante non è finita, perché quello che conta è il risultato e dobbiamo mettere in pratica il lavoro svolto con la squadra nelle ultime gare. La cosa bella e al tempo stesso brutta è che il nostro sport è molto complesso. Qua non stiamo giocando a calcio, dove magari un gol risolve il problema”.

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