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MotoGP, Martin: “Non voglio farmi ossessionare dalla caduta al Sachsenring”

“Durante la pausa ho analizzato e capito il motivo della caduta, il problema è che è difficile identificarlo in gara. Di sicuro in Germania ero il più veloce”

MotoGP: Martin: “Non voglio farmi ossessionare dalla caduta al Sachsenring”

Jorge Martin arriva a Silverstone affamato di rivincita con l’obiettivo di voltare pagina dopo la caduta del Sachsenring. Oltre al danno pure la beffa di aver perso la leadeship iridata a favore di Pecco Bagnaia, verso cui lo spagnolo utilizza parole dolci per essere recentemente convolato a nozze.

È proprio da lì che inizia la conferenza del portacolori Pramac in occasione del giovedì britannico.

“Innanzitutto voglio congratularmi con Pecco – ha esordito – sono tanti anni che ci conosciamo e voglio rinnovargli le mie felicitazioni. Adesso però è tempo di ripartire e sono pronto. Nonostante la sosta estiva mi sono allenato sempre, anche quando ero in spiaggia. Peccato per quella caduta al Sachsenring, ma in questi giorni ho cercato di analizzare per capire come evitare nuovi episodi del genere. Cerchiamo quindi di guardare avanti e correre come ci piace fare”.  

Come affronti questo weekend?
“Quando cadi cerchi di analizzare e capire il perché. Ovviamente vogliamo migliorare, ma dentro di me sono consapevole che in Germania ero il più forte. Voglio quindi mantenere la mia aggressività prendendo una gara alla volta. Ovviamente si parla di piccoli dettagli e dentro di me so perché cado. Il fatto è che è difficile identificarlo quando guidi. Di sicuro non voglio ossessionarmi, perché grazie alla mia guida sono arrivato a questo livello”.

Cosa pensi dell’arrivo di Crafar al posto di Spencer?
“Per me è un grandissimo cambiamento. Conosco bene Simon e so che corre ancora in moto, di conseguenza capisce il comportamento. Penso possa essere più uniforme nei giudizi dato che si interfaccia tantissimo coi piloti”.

Qua a Silverstone ci sono le livree speciale, dedicate ai 75 anni del Motomondiale. Cosa ci dici della vostra?
“La nostra è una dedica speciale ad Angel Nieto. Appena c’è stata questa possibilità abbiamo preso la palla al balzo e sono davvero felice di portare in pista i suoi colori”.

Riavvolgendo il nostro al passato, qual è la gara che ti resta più impressa?
“Ricordo Valencia 2006 quando incontrai Valentino. C’è anche Laguna Seca 2008, una delle più belle in assoluto”.

In occasione dell’ultima gara di cross è stato provato un nuovo sistema di airbag. Cosa ne pensi? Può essere utile anche qua in MotoGP?
“È una parte molto importante delle nostre protezioni e io ho provato il nuovo equipaggiamento Alpinestars, che considero il migliore. Inizialmente era difficile con l’airbag, ma ora mi trovo bene”

A settembre la MotoGP disputerà due gare a Misano. Condividi questa scelta?
“Avrei preferito farne una, perché mi torna in mente il periodo del Covid. Cercheremo però di divertirci, forti dei risultati maturati lo scorso anno”.

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