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MotoGP, Borsoi: "In Pramac non ci sentiamo dei separati in casa con Ducati"

VIDEO - "Se siamo arrivati a giocarci il titolo piloti l'anno scorso e lo stiamo facendo quest'anno, lo dobbiamo a Ducati. Yamaha sarà una sfida per tutti i ragazzi della squadra, un nuovo inzio"

MotoGP, Borsoi: "In Pramac non ci sentiamo dei separati in casa con Ducati"
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Da quando è arrivato in Pramac nel ruolo di Team Manager, sono cambiate tantissime cose nella squadra toscana. Nel 2023 si è giocata il titolo piloti con Jorge Martìn ed ha vinto quello dedicato alle squadre. Nel 2024 è ancora in lizza per entrambi i titoli ed ha già programmato un futuro targato Yamaha, con un cambio di rotta anche per quanto riguarda la coppia dei piloti. 

Una vera rivoluzione di cui Borsoi ha fatto parte in modo più o meno attivo, e che lo vede partecipare al WDW 2024 da 'separato' in casa, visto l'addio di fine anno tra la squadra di Campinoti e la Casa di Borgo Panigale. Abbiamo scambiato qualche battuta con lui poco prima della Race of Champions. 

Come si vive un WDW da separati in casa?
“Dai, già alla prima domanda andiamo subito così al punto! Io in realtà non mi sento separato in casa, perché con Ducati abbiamo un grande rapporto che continueremo ad avere fino a fine stagione. Onestamente c’è da dire una cosa, e cioè che se ci siamo giocati un mondiale piloti l’anno scorso e ce lo stiamo giocando quest’anno, è anche grazie a Ducati che non ha mai smesso di credere in noi dandoci sempre ottimo materiale. Quello che succederà nel 2025 è un’altra storia, un’altra cosa. Ma mi sento di dire che al momento il nostro continua ad essere un grande e corretto rapporto da entrambe le parti”.

Come vive la squadra Pramac questo cambiamento?
“Chiaro che con la squadra ne ho parlato a lungo. Erano stati informati anche prima dell’annuncio, soprattutto le persone chiave della struttura. Li ho resi partecipi della possibile decisione. Alla fine noi siamo una famiglia e una famiglia deve rimanere unita e forte nelle decisioni. Dobbiamo anche essere felici di continuare prendendo scelte differenti. I meccanici l’hanno vista come un’opportunità, una nuova sfida, uscire da una comfort zone. Ducati alla fine è questo per noi, le cose funzionano e lo fanno bene, il supporto c’è. Però come ogni comfort zone, quando la lasci poi hai la voglia di ripartire e di fare qualcosa di nuovo che ti fa svegliare la mattina con una mentalità differente. Non che le cose qui oggi vadano come un orologio svizzero, però alla fine a volte dei cambiamenti possono farti risvegliare”.

Da quando tu sei arrivato in Pramac, sono successe tantissime cose. Vi state giocando titoli piloti, ed ora passate a Yamaha. Sei stato l’uomo del cambiamento.“Assolutamente no! La squadra c’era già, è stato fatto solo qualche ritocco quando sono arrivato io, però devo dire che io sono un elemento in più di una squadra che, lo ripeto, è una famiglia. Non credo che sia stato il mio apporto a rendere possibili certi risultati, quanto piuttosto l’armonia di una grande squadra che già c’era e che secondo me ha solo trovato il modo di affilare al meglio le armi, di girare al meglio, e portare a casa risultati che erano già in grado di ottenere già prima. Il buon Guidotti che era qui prima di me aveva già creato delle basi solide. Io penso di aver solo raccolto i frutti del lavoro di chi c’era prima di me”.

L’ultima domanda è sul mondiale 2024. Il titolo piloti proprio in questa stagione sarebbe un obiettivo possibile per Pramac e Martìn?
“Vincere un mondiale è sempre un obiettivo enorme, indipendentemente dal fatto di restare con una Casa o meno. Lo era anche nel 2023, e forse proprio non averlo vinto l’anno scorso ci ha fatto quella spinta in più per  vincerlo quest’anno, per essere più veloci e costanti. E’ stato un qualcosa necessario per migliorare, quasi la vedo come una cosa positiva per noi quella grande lotta dell’anno scorso. Che poi è comunque stata una stagione da ricordare per noi, non abbiamo vinto il titolo piloti ma abbiamo vinto quello per i team e quest’anno grazie a quella esperienza credo che siamo più completi. Spero che l’esperienza fatta nel 2023 ci porti a lottare ancora fino a fine stagione, non ci manca nulla per riuscirci. Sarebbe solo un piacere ed una gioia rivivere un po’ delle sensazioni dell’ano scorso e portarle magari fino a fine anno”.

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