Marc Marquez sta vivendo il suo primo WDW da pilota della Casa di Borgo Panigale e visto l'enorme affetto che sta incassando dal pubblico in questa tre giorni di passione a Misano, sembra anche che si stia divertendo moltissimo in questa nuova avventura a contatto con il popolo Ducati.
Abbiamo avuto la possibilità di scambiare qualche battuta con Marc proprio nella mattinata che precede la Race of Champions, una gara che sarà presa sul serio da tutti i piloti, nonostante tutti affermino di voler prenderla con calma. Si parla di piloti, di campioni...quando abbassano la visiera si deve vincere e basta.
Ti aspettavi una festa come questa?
"Me lo aveva detto Tardozzi e anche Domenicali, come pure Gigi. Mi avevano detto che solo qui al WDW si sente cosa è la Ducati e cosa significa essere un ducatista. E’ bellissimo, la grinta della gente, l’accoglienza che mi hanno riservato mi piace tantissimo e questo mi fa felice".
Prima ti abbiamo visto cantare con la cassa e i tifosi, insomma ti stai divertendo anche tu.
"La gente qui è per la festa, non c’è pressione. Si, oggi c’è la gara, ma è una cosa divertente, non c’è la tensione di un fine settimana dei gara. Serve poi festeggiare con la gente, perché se loro sono qui e si divertono, tu non puoi fare il tipo serio e non essere in linea con loro".
Non poteva arrivare in un momento migliore per te questo WDW.
"Due anni fa non sarebbe stato lo stesso. Quest’anno mi sono ritrovato e il Team Gresini mi ha aiutato tantissimo a ritrovarmi e piano piano prendere confidenza. Quando sei in pista e lotti e poi arriva una botta dura come al Sachsenring, non è facile. Ma è un rischio che fa parte del nostro lavoro. Poi stiamo lavorando molto bene nel box, avere un futuro anche chiaro aiuta molto. Sono contento, è un bel periodo".
Ieri hai girato fortissimo con la Panigale e qualcuno nel box Ducati scherzava dicendo ‘ecco perché abbiamo preso Marc’.
"Io sto vivendo questi due giorni come se fosse un test, una sessione di allenamento anche per Silverstone. Ma logicamente il riferimento vero sono quelli che girano qui tanto, come i ragazzi della VR46 che girano spesso qui con la Panigale. Io non sono poi così abituato con questa tipologia di moto. Avevo provato la vecchia solo un giorno a Portimao, ma devo dire che la Panigale V4 2025 mi è piaciuta molto e penso che ne chiederò una per allenarmi l’anno prossimo. Ieri mi sono divertito, oggi farò lo stesso".
Magari verrai ad allenarti qui con Pecco e la Panigale in futuro.
"Perché no, se si organizza una giornata in pista, un test o qualsiasi altra cosa da parte di Ducati, perché no? Alla fine abbiamo già girato assieme a Portimao a febbraio e penso che lo faremo anche ad inizio 2025, per essere al 100% con la MotoGP, che è la cosa più importante".
Da qui a fine anno su quale pista pensi di poter vincere la tua prima gara con Ducati?
"Se guardiamo alla mia storia, può essere Aragon, Phillip Island, Valencia. Piste dove si gira a sinistra, dove di solito sono più forte. Ma in realtà quest’anno la pista su cui sono stato più vicino a vincere è stata Jerez ed anche Le Mans, che sono due piste su cui sono sempre andato bene, ma non ho mai fatto cose esagerate. Quindi non è facile, anche perché ad esempio al Sachsenring, dove pensavo di poter andare benissimo, già al venerdì abbiamo sofferto. Comunque proverò a fare il 100% sempre. In queste ultime tre gare sia Pecco che Martìn hanno fatto un passo in avanti e per quanto sia difficile, proverò a chiuderlo".
Più stancante il WDW o un weekend di gara?
"No, è facile: un weekend di gara! Il WDW è divertente. Di solito ai piloti piace andare in moto, ma non gli piacciono gli eventi. Ma quando si parla del WDW, con queste moto, questa gente, con questa passione, le ore del giorno passano prima e ti diverti di più".
Con la Ducati potrai anche girare con la V2 o con la V4, un po' come quando con Honda usavi la 600 o la 1000.
"In realtà ho girato solo tre o quattro giorni all’anno con la 600. Io in realtà prima del 2020 non avevo mai provato una 600 o una 1000. Avevo girato solo con MotoGP, cross o flat track. Ma con l’infortunio che ho avuto ho dovuto lavorare un po’ su cose nuove, sulla posizione in sella, sui muscoli. Quindi qualche volta mi è servito girare sia con la 600 che con la 1000. Penso che chiederò la V4, questa nuova poi…ieri ho girato in 1’35, non ha mai girato una moto stradale così forte a Misano".
Il mondiale 2025 sarà un po diverso, tanti piloti cambiano moto, Ducati perde Pramac. Secondo te cambierà molto?
"Per come sono andati gli ultimi anni direi che l’unico obiettivo di Ducati resterà di fare primo e secondo nel mondiale. Basta anche guardare come continua lo sviluppo aerodinamico sia sulle moto 2023 che 2024 per Ducati. Abbiamo la moto migliore, ma anche il fattore umano è fondamentale, perché qui tutto funziona benissimo. Proviamo intanto a finire bene il 2024, poi vediamo cosa succede ad inizio 2025. Oggi Aprilia e KTM, che sono le due moto forse più vicine a noi, sono migliorate. Ma cercheremo di fare ancora un bel lavoro".
Ciabatti ha detto che un sogno di Ducati sarebbe correre la 8 Ore di Suzuka con i piloti MotoGP. Ti piace l’idea?
"La Honda me lo ha chiesto tante volte, ma onestamente per come è oggi il programma di un campionato, se tu vuoi lottare per un mondiale in MotoGP, devi essere totalmente concentrato solo su questo. Se magari nel mondiale sei più indietro e vuoi andare per divertirti ok. Ma la pausa estiva ci vuole per un pilota, serve rilassarti. Noi siamo umani, con 22 gare tra Sprint e GP…".
In questi giorni c’è qualche Ducati che hai notato e che vorresti a casa?
"La V4 mi piace tantissimo perché alla fine è come una MotoGP. Ma mi piace molto anche la Scrambler, penso che ne chiederò una per la città!".
Ma cosa ti è successo al labbro, sembra gonfio?
"Una sciocchezza, avevo una pallina di grasso che poteva diventare un problema nel tempo, quindi ho preferito operarmi un attimo per rimuoverla. Ma nessun problema".