Il bello di eventi come quello organizzato da Vmoto a Misano non è solo la possibilità di incontrare piloti iconici come Marco Lucchinelli o Jorge Lorenzo, ma anche la possibilità di rivedere in azione icone a due ruote del passato come la Cagiva 500 C594 a due tempi sulla quale Kocinsky chiuse terzo nel campionato nel lontano '94. Questo vero e proprio gioiello del passato, di proprietà di Mauro Garino, è stato poi portato in pista dallo stesso Jorge Lorenzo, che l'ha trattata col rispetto dovuto a una signora moto.
Via quindi l'aerodinamica e molte delle evoluzioni avveniristiche presenti sulle MotoGP di oggi, la partenza era a spinta, ma la C594 era a conti fatti un prototipo vero e proprio per l'epoca, in grado di portare la casa motociclistica italiani sui gradini più alti del campionato velocità. La moto era munita di una centralina con 3 diverse mappature dell'accensione e con un contagiri del motore con visualizzazione del regime a banda digitale, con fondoscala a 14.000 rpm. Il motore quattro cilindri a V a due tempi erogava una potenza di 185 cavalli, ma era leggera coi suoi 130kg e 21 litri di capienza nel serbatoio. Il forcellone tornava ad essere in alluminio nella prima metà di campionato per poi tornare al carbonio sul finire della stagione. Iconica anche la presa d'aria centrale sul cupolino, divisa a metà per deviare i flussi d'aria. Questa moto vide le competizioni per l'ultima volta l'anno seguente nel GP d'Italia, guidata da Pierfrancesco Chili prima dell'abbandono delle competizioni da parte di Cagiva.