Adrian Huertas è il leader del Mondiale SuperSport e dopo oggi il suo vantaggio in Campionato è arrivato a +37 punti su Yari Montella. Il suo talento è evidente a tutti tanto da aver vinto il titolo in SuperSport 300 per poi stupire nuovamente da rookie in SSP con la Kawasaki di MTM.
Le sue prestazioni non sono sfuggite ad Aruba a tal punto da averlo messo sulla Panigale V2 al posto di Nicolò Bulega. Lo spagnolo ha un contratto con Stefano Cecconi per un anno con opzione per il secondo (2025). Nel contratto c’è una clausola che, in caso di vittoria della SSP, Aruba potrebbe promuoverlo in SBK. Ovviamente l’opzione è a favore di Aruba.
Sta di fatto che se il prossimo anno Huertas dovesse mai approdare in SBK, si troverebbe fin da subito a fare i conti con la zavorra, esattamente come accade ora a Bautista.
Il discorso riguardante il limite di peso moto+pilota prevede un minimo di 80 kg. Con la tuta Alvaro ne pesa 68, di conseguenza si è arrivati ad applicare i 6kg tanto discussi. Huertas, invece, ha un peso indicativo attorno ai 73 (ovviamente il peso può variare di gara in gara). Pertanto, in virtù dei regolamenti attuali, lo spagnolo inizierebbe il Campionato con una zavorra di circa 4 kg.
La domanda è quindi una: ha senso ed è giusto applicare del peso extra a un rookie alla sua prima esperienza in SBK senza che nemmeno conosca la moto?
Ecco, questo è uno dei punti su cui Dorna e FIM così come le Case dovranno interrogarsi per il futuro. Perché oggi a pagare il prezzo è Alvaro mentre domani potrebbe toccare ad un pilota che nemmeno l’ha vista una Superbike.