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MotoGP, Pramac & Trackhouse: il tempo stringe, è tempo di scelte

Sono ormai pochissime le selle libere in MotoGP per il 2025 e quattro sono ancora senza un padrone. Oliveira verso Yamaha e Pramac, Miller spera in Aprilia alla corte di Davide Brivio

MotoGP: Pramac & Trackhouse: il tempo stringe, è tempo di scelte

Dopo aver assegnato tutte le pedine più importarti sul mercato, restano da assegnare alcune moto per il 2025 e la rosa dei nomi si sta assottigliando sempre di più. VR46 ha scelto Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli, spalancando le porte di Gresini Racing a Fermin Aldeguer. Tutte e 6 le Ducati sono quindi assegnate, mentre ci sono due Aprilia e due Yamaha che ancora non hanno un padrone.

Pramac dovrà ripartire da zero e punta ad ingaggiare piloti di esperienza, perché attualmente Yamaha ha bisogno soprattutto di questo per crescere. Il primo nome della lista sembra quello di Miguel Oliveira, che al Sachsenring ha anche incassato l’endorsement di Fabio Quartararo. Il portoghese sembra il profilo perfetto per la squadra di Campinoti, ha vinto in MotoGP, ha ormai parecchia esperienza ed anche se i risultati delle ultime due stagioni non sono stati brillanti, nel paddock tutti riconoscono il suo talento.

Per quanto riguarda però la seconda Yamaha, in Pramac si vorrebbe puntare su un giovane da far crescere, quello che può essere considerato un prospetto futuro per la Casa di Iwata. I potenziali candidati con questo profilo non sono poi molti, in Moto2 ci sono giovani interessanti ma Campinoti vorrebbe un italiano anche per motivi di sponsor. Già il fatto di passare da Ducati a Yamaha è un piccolo problema, visto che difficilmente la squadra toscana potrà ambire al podio nella prima stagione, almeno serve accontentare chi paga con un nome vendibile sul mercato di riferimento.

Le quotazioni di Tony Arbolino sono salite dopo le ultime prestazioni che sono state convincenti. Tony è un classe 2000, è giovane e senza dubbio ha il potenziale per crescere moltissimo. Sarebbe una scelta logica, ma esiste anche un’opzione più romantica per Pramac che si chiama Andrea Iannone. Sarà davvero difficile, ma Campinoti ha detto che gli piacerebbe moltissimo far provare la M1 ad Andrea, solo che le modalità di questo test restano piuttosto complesse da comprendere.

Iannone, ipotesi romantica e complessa per Pramac

Campinoti sarà infatti uomo Yamaha dal 2025, per ora qualsiasi decisione in merito spetta esclusivamente a Yamaha. Quindi da una parte c’è Pramac che vorrebbe sognare di ingaggiare Iannone, pilota amato da Campinoti. Dall’altro lato c’è una Casa che magari non ha interesse ad organizzare un test che probabilmente sarebbe seguito dalla squadra test che si occupa di Cal Crutchlow. Un po’ come avvenne per Toprak a Jerez, per intenderci. In tutto questo, servirebbe l’ok di Go Eleven e forse anche di Ducati. Insomma, ci sembra uno scenario piuttosto complesso.

Ci sono però almeno altri due profili in Moto2 che sono interessanti per Yamaha, uno è Sergio Garcia, attuale leader di classifica. L’altro è Alonso Lopez, che già nel 2023 era stato accostato alla Casa giapponese. La partita insomma è aperta, ma forse il passaporto di Arbolino sarà un aiuto in più per sperare nel salto di categoria.

Oltre alle due Yamaha di Pramac però, ci sono da sistemare anche le due Aprilia di Trackhouse. Davide Brivio avrebbe voluto forse tenere sia Oliveira che Fernandez, come affermato dal diretto interessato al Sachsenring. Ma il portoghese è dato quasi per certo in Pramac, quindi forse il solo Raul Fernandez resterà sulla RS GP nel 2025. Massimo Rivola nutre una fiducia immensa nel talento dello spagnolo, che, lo ricordiamo, quest’anno si è anche ritrovato davanti a tutti nella Sprint di Barcellona, salvo poi commettere un errore. Ha senza dubbio talento, magari serve fare uno step mentale che arriverà nelle prossime gare, quando avrà a disposizione la stessa moto degli altri tre piloti Aprilia.

Ma al fianco di Fernandez? Trackhouse è la prima squadra americana in MotoGP, è naturale pensare a Joe Roberts. Tra l’altro il pilota era già stato in lizza per un’Aprilia in MotoGP, ma senza arrivare ad un accordo. In tanti pensano che il passaporto sia fondamentale, ma Brivio vorrà avere una lineup di rilievo e non siamo certi che con Roberts e Fernandez sia possibile concretizzare quanto sperato.

In questo scenario si inserisce Jack Miller, di fatto appiedato da KTM in modo abbastanza indelicato, almeno secondo quanto riferito dal pilota. L’australiano è una delusione per la Casa austriaca, i risultati non sono arrivati, ma tutti in KTM gli hanno riconosciuto il merito di aver fornito feedback molto utili per far crescere la RC16 grazie all’esperienza maturata in Ducati. Miller forse non ha trovato con la RC16 la confidenza sperata, ma senza dubbio resta un pilota dal potenziale molto elevato, con un buon curriculum ed è pur sempre uno dei pochi piloti in griglia a poter vantare vittorie in Gran Premio.

La pausa estiva che ci separa dalla tappa di Silverstone sarà utile per sistemare le ultime pedine, Mir e Rins dovrebbero restare dove sono continuando a sperare in una crescita di Honda e Yamaha. Forse basterà la conferma di Oliveira in Pramac per scatenare una serie di incastri successivi, esattamente come avvenuto con l’approdo di Marquez in Ducati Factory, la mossa che ha fatto cadere tante tessere di un domino ormai sempre più piccolo.

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