Sul volto di Bagnaia c’è un pizzico di rammarico per il 3° gradino del podio nella Sprint al Sachsenring. Il campione del mondo è consapevole di non essere stato perfetto questa volta e si prende le sue colpe. Dopo avere vinto le ultime due gare corte al Mugello e ad Assen, oggi Pecco è stato battuto da Martin e Oliveira. “L’importante è essere costante, ma oggi più di così non potevo fare - allarga le braccia - Non sono stato molto furbo a capire la situazione, Jorge è stato più intelligente di me”.
In che modo?
“Ero partito molto bene, mi ero messo davanti ed era una strategia perfetta, ma ho deciso di gestire forse troppo la gomma posteriore e Jorge l’ha capito. Ne ha approfittato e mi ha passato, poi per lanciarmi meglio su rettilineo mi ha superato anche Miguel. È stato probabilmente un mio errore non sfruttare di più gomma nuova a inizio, tanto dopo qualche giro sarebbe stato uguale. Forse quella di oggi era la strategia giusta… per domani (sorride)”.
Non hai potuto contrattaccare?
“È stato veramente difficile, perché ogni volta che mi avvicinavo a Oliveira la pressione della gomma anteriore andava alle stelle. Non riuscivo nemmeno a provare il sorpasso, solo frenando forte davanti si chiudeva. L’importante era finire la gara più avanti possibile e più di così era impossibile”.
Alla fine un podio ti va bene?
“Considerando tutto quello che è successo oggi sì. In qualifica ho avuto due problemi tecnici sulla moto, poi ci sono state le due bandiere gialle, ma nonostante tutto avrei potuto lottare per la pole position. Ci sono delle cose che oggi non hanno funzionato e finire sul podio è sempre importante. Era filato talmente tutto liscio ad Assen che qui doveva succedere qualcosa”.
In qualifica hai anche dovuto smarcarti da chi cercava la tua scia.
“Non capisco perché alcuni piloti continuino ad aspettare. Non abbiamo bisogno della scia, siamo alla vetta del nostro sport e se sei in MotoGP sei in grado di fare un giro veloce. Non li capisco e non mi piace quello che fanno. Vorrei che le cose cambiassero, che non sembrasse di essere in Moto3, ma ne abbiamo parlato spesso in passato ed è sempre uguale”.
Stai già pensando a domani?
“Sarà fondamentale migliorare. Un aspetto positivo della gara di oggi è stato essere più veloce dei piloti che mi precedevano negli ultimi giri. Domani sarà importante fare una partenza come quella di oggi, mettersi davanti e poi gestire. Secondo me ne ho abbastanza per riuscire a fare la differenza nella gara lunga”.
Le partenze stanno diventando uno dei tuoi marchi di fabbrica.
“Mi concentro tantissimo sulla partenza in sé durante il fine settimana. Sono stato quello che ha portato a migliorare la Ducati al via e abbiamo fatto un lavoro che ci sta permettendo di essere più costanti. Riusciamo sempre a essere incisivi e partire bene fa tanta differenza”.
Hai in mente qualche modifica alla tua Ducati?
“Senza bandiere gialle sarei stato in pole position, con la strategia giusta la Sprint sarebbe andata diversamente, quindi sono io a dovere fare meglio”.
Marquez domani potrà lottare per il podio?
“Con un buon antidolorifico e tanto gas ce la può fare”.
Abbiamo visto tante cadute, è qualcosa a cui pensi?
“Questa pista è molto particolare, la temperatura delle gomme non si alza e domani sarà ancora peggio. Abbiamo visto tante cadute e a volte è meglio non spingere troppo perché è facile farsi male. La cadute di Vinales e Marquez sono state brutte, anche in gara ho rischiato e bisogna capirlo”.