In testa sin dalla prima sessione di prove del venerdì, Francesco Bagnaia si è confermato dominatore incontrastato di queste prime due giornate d’azione sul circuito di Assen, conducendo anche la Sprint Race dal primo all’ultimo giro. Senza commettere nemmeno l’ombra di una sbavatura. Una cavalcata trionfale che ha permesso al campione in carica di ridurre il divario in classifica con il capolista Jorge Martin, che adesso dista soltanto 15 punti.
“Fin qui sono state due giornate perfette, ma l’obiettivo primario è sempre la gara di domenica - ha osservato Pecco - Al momento comunque sembra un ottimo fine settimana e la mia moto ha funzionato alla perfezione. Abbiamo costruito questo set-up nelle ultime gare e sta funzionando molto bene. Sono molto contento, anche se in realtà nella Sprint non ero particolarmente felice della gomma dura all’anteriore, perché non aveva la stessa aderenza di quella media nelle curve veloci. Sono comunque riuscito a essere preciso e il passo era incredibile, quindi sono molto contento”.
Il fine settimana a Jerez sembra essere stato davvero cruciale per il cambio di passo del piemontese.
“Non posso dire cosa abbiamo sistemato, ma abbiamo lavorato sulla messa a punto e abbiamo capito cosa ci era costato qualche gara”, ha affermato Pecco, negando di sentirsi più ispirato dopo il Mugello: “Sinceramente, non lo sono e non lo dico perché devo dirlo. Il nostro lavoro, da Jerez in poi, ci sta dando delle ottime sensazioni che stiamo incrementando di sessione in sessione. Siamo arrivati qui dopo una piccola pausa in cui ho lavorato molto a casa, sia dal punto di vista fisico che in moto a Misano e Silverstone, e credo che questo mi abbia permesso di cominciare questo weekend con un’ottima forma. Credo che questo faccia la differenza”.
Tanto che il piemontese si è tenuto un po’ di margine nel taschino nella gara odierna. “Non mi stavo trovando particolarmente bene con la gomma dura all’anteriore, ma un pochino di margine c’era. Avrei potuto fare un paio di decimi meglio, ma era veramente rischioso. Quindi, alla fine, è andata bene così - ha commentato - La Ducati mi dà un bonus per la vittoria nella Sprint? Forse dovrei chiederlo!”.
Pur avendo lasciato solo le briciole ai suoi avversari, Bagnaia ha però ammesso di non sentirsi imbattibile.
“No, perché non sottovaluto mai gli avversari - ha detto - So perfettamente che anche altri piloti vanno forte e, nonostante stia riuscendo a essere molto veloce, sono anche coscienteche la gara di domani potrebbe prendere una piega diversa. Martin e Maverick sono competitivi, quindi è importante restare concentrati e pensare a domani, sarà una giornata molto importante, perché il risultato che conta è quello della domenica e bisogna cercare di portare a casa un’altra vittoria”.
L’obiettivo del ducatista, del resto, non può che essere quello di puntare al bis.
“Ci proveremo, ma le condizioni potrebbero cambiare, visto che le previsioni dicono che domani dovrebbe esserci cielo coperto e più fresco. Bisognerà vedere per le gomme, anche perché la morbida posteriore è molto performante ma potrebbe strapparsi se fa più freddo. La decisione delle coperture sarà fondamentale come sempre, ma un po’ complicata - ha sottolineato - Per correre con la media devi essere certo di stare davanti senza avere nessuno davanti a te, mentre con la dura hai un pochino più di margine, ma con una temperatura dell’aria più bassa, senza il sole, e con dieci gradi in meno sull’asfalto, la hard va bene ma potrebbe essere peggio rispetto a oggi. Anche questa mattina, ho lavorato molto con la media e avevo delle sensazioni molto buone, quindi, nel caso in cui, le condizioni non dovessero essere adatte alla gomma dura opteremo per quella”.
Sempre più vicino al capoclassifica Martin, l’alfiere del team Lenovo Ducati ha poi spiegato la strategia che intende adottare per provare a raggiungerlo in vetta.
“Non è semplice, perché sai che devi vincere ma un piccolo errore può costarti un sacco di punti, perché Jorge sarà sempre al vertice. Martin sta facendo un lavoro incredibile - ha sottolineato - Ieri faticava e stamattina non era velocissimo, ma poi è riuscito a fare un tempo incredibile in qualifica ed era molto forte alla partenza della Sprint, quindi sarà importante continuare in questo modo e non essere ossessionati da ottenere molti più punti, perché 2 o 3 a weekend sono sufficienti”.
Pecco ha poi concluso parlando del suo particolare legame con la pista di Assen e di ciò che gli permette di fare la differenza sulla pista olandese.
“In questa pista bisogna essere davvero precisi e dolci nel riuscire a entrare veramente forte tenendo comunque lì la moto, che altrimenti tenderebbe a muoversi davvero molto qui. La stabilità è molto precaria quando arrivi nei curvoni in quarta o quinta marcia, quindi devi essere molto preciso perché non puoi permetterti di fare quel pelino in più che potrebbe anche farti perdere veramente tanto. Non è facile, però ho sempre amato i curvoni e qui sono tutti curvoni, quindi va abbastanza bene” ha detto sorridendo, prima di spiegare cosa rende così speciale vincere su questo storico tracciato: “Quello che amo di questo posto è che il pubblico fa il tifo per tutti e non soltanto per i piloti di casa. Forse è perché non hanno un pilota olandese in MotoGP, ma l’esultanza e uguale per tutti e a me non piace quando la gente tifa solo per i piloti della sua stessa nazionalità. È corretto, ma non mi è piaciuto quello che è successo al Mugello e a Barcellona”.