Jorge Martin è riuscito a metterci una pezza. Nonostante un pomeriggio tribolato, il leader del Mondiale ha conquistato il quinto tempo, garantendosi l’accesso diretto in Q2 per domani.
Lo spagnolo non può dirsi soddisfatto, ma di sicuro non ha la minima intenzione di volersi arrendere prima del tempo.
“Di sicuro non sono entusiasta e non so come ho fatto a fare il quinto tempo – ha detto – per la prima volta negli ultimi due anni ho rischiato la Q1 e non mi sembra vero. Mi manca stabilità nelle curve veloci e a fermare la moto, così come fiducia all’anteriore. Sto faticando e sono consapevole che un piccola cosa può cambiare molto su questa pista. Al momento Pecco è due passi avanti a noi e dobbiamo capire come migliorare per essere vicini a lui”.
Ovviamente in casa Pramac non sono rimasti a braccia conserte.
“Abbiamo fatto alcuni cambiamenti, ma senza trovare la direzione voluta. Il fatto è che qua ci sono tante curve e serve adattarsi. Ovviamente non disperiamo, perché come ho detto basta un piccolo miglioramento per fare un grande passo avanti. Io sto spingendo come un diavolo e sono sicuro che troverò fiducia”.
Tra i temi c’è stato poi il contatto con Miller.
“Ero davanti ho sentito un piccolo contatto dietro di me. Io stavo semplicemente seguendo Pecco e non posso vedere ciò che succede dietro. Penso sia stato nulla di grave, dato che a volte queste cose succedono”.
Quest’oggi Martin ha poi avuto modo di confrontarsi anche con Dall’Igna.
“È stato strano. Quando ho parlato con Gigi e con gli ingegneri Ducati è stato strano perché mi hanno chiesto molte cose sul fatto che stessi soffrendo ed è difficile essere onesti in alcune occasioni. Immagino vogliano aiutarmi e sono stato molto corretto nello scambio reciproco di informazioni”.
Sta di fatto che il futuro di Martin è ormai scritto.
“Sono sicuramente più rilassato. Non ho più nulla da dimostrare a Ducati e l’unica cosa che mi interessa è correre per essere il meglio di me stesso. Anche se fossi stato 100 punti davanti in Campionato non sarei stato la scelta di Ducati. Pramac in Yamaha? Penso che sarà un grande aiuto per Yamaha avere due moto e ulteriori dati”.