Più che Rider’s Land, da domenica la si potrebbe definire Toprak’s Land. Una prestazione da incorniciare quella del turco a Misano, assoluto protagonista del weekend tanto da piazzare una tripla da sogno tra Gara1-Gara2 e Superpole Race.
A quanto pare la BMW gli ha dato ciò di cui aveva bisogno e il vicecampione del mondo sta facendo la differenza come pochi, soprattutto se consideriamo gli altri compagni di marca, chiamati a recitare la parte di spettatori.
Per maggiori informazioni, andarsi a rivedere la sua prestazione di Gara2 la domenica con quella di un anno fa. Le condizioni della pista erano praticamente le stesse, ovvero 46 gradi nel 2023 contro i 45 gradi del recente fine settimana.
Detto ciò, nel 2023 Bautista ha portato a termine la gara in 33’06”059 mentre Toprak in 33’06”338, ovvero poco più di tre decimi. Non dobbiamo però scordarci che in rettilineo il turco ha praticamente tirato i remi in barca, arrivando da fermo per sfoggiare il suo celebre marchio di fabbrica, ovvero lo stoppie. Senza quello, molto probabilmente, un paio di secondi se li sarebbe facilmente risparmiati.
A parte il confronto con Bautista, ciò che fa specie è il rapporto tra Gara 2 di Toprak con Yamaha un anno fa ed oggi con BMW. Con la R1 Razgatlioglu non è mai sceso una volta sotto il muro dell1’34” mentre quest’anno ci è riuscito in quasi 10 tornate, ovvero la metà dei giri percorsi.
Non solo: interessante da notare anche il suo giro record in gara, ovvero 1’33”307 in confronto all’1’34”334 di un anno fa, ovvero 1 secondo meglio, che gli ho consentito di chiude la manche della domenica con una prestazione più veloce di circa 8 secondi.
I numeri non mentono e confermano quella che è la crescita di Toprak e BMW, pronti a togliere lo scettro a Bautista e Ducati.