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MotoGP, Gran Premio del Mugello: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Bagnaia suona il rock e gli avversari, Bastianini sorpassa e sorride, Marquez perde il podio ma vince puntando sulla Rossa. A rovinare tutto ci pensa (come sempre) Freddie Spencer

MotoGP: Gran Premio del Mugello: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Azzurro, il Mugello è troppo azzurro. Ci perdonerà Paolo Conte per avergli rubato (e storpiato) le parole, ci serviva un aiuto per sintetizzare in poche parole una valanga di emozioni. Le colline del Mugello hanno cambiato colore: prima c’era stato il giallo (di Valentino), poi il verde (dei prati vuoti) e ora il rosso (della Ducati e di Bagnaia). Una festa della repubblica dei motori, che però ha despota illuminato al suo comando. Re Pecco è stato incoronato nel suo parco, con Bastianini nel ruolo di principe. Meglio ero difficile immaginare.

IL BELLO – Bagnaia ha la faccia gentile, ma un’anima rock. Gli piace suonare la sua Ducati e gli avversari, mettendo in scena un festival di bravura. Veloce lo è sempre stato, ora è anche consapevole di sapere emozionare. Non è solo un campione per i numeri, ma anche per la gente. E non è poco.

IL BRUTTO – Una volta l’aria di casa rinvigoriva spirito e risultati dei giovani italiani. Non ha funzionato. Il vecchio leone Mattia Pasini ha dato a tutti loro una lezione in qualifica, sperando che possano impararla. In Moto2 e Moto3 il tricolore sta prendendo la polvere.

IL CATTIVO – Mister Wolf risolveva problemi, mister Spencer li crea. Il destino ha voluto mettere Freddie nei panni di giudice e per i piloti sono dolori. Le sue sentenze sono fantasiose e spesso sbagliate. È riuscito a mettere tutti d’accordo solo sulla necessità della sua cacciata.

LA DELUSIONE – Alle moto venete deve andare indigesta la cucina toscana perché l’Aprilia al Mugello è parsa appesantita, fuori forma. Il colpo di genio di Vinales di partire con una gomma diversa da tutti gli altri non ha aiutato, ma i suoi compagni di marca non hanno fatto meglio di lui. Forse sono stati distratti dal paesaggio.

LA CONFERMA – Anche se non è andato sul podio, Marc Marquez ha vinto la sua battaglia. Può approfittare del suo viaggio in Italia per fare visita a un sarto e scegliere il miglior vestito per la prossima stagione, sul colore però non si discute: sarà rosso.

L’ERRORE – Jorge Martin era distratto. Forse stava controllando sul navigatore la strada per arrivare a Noale. Tanto è bastato per scivolare il sabato e perdere il 2° posto la domenica. Meglio pensare al futuro, in tutti i sensi.

LA SORPRESA – A Franco Morbidelli perdoniamo il ritardo. Gli serviva tempo, se lo è preso e ora è tornato quello che conoscevamo. È arrivato, non vogliamo che vada più via.

IL SORPASSO – Come al referendum, potete scegliere tra due opzioni. Quello di Bagnaia in partenza o quello di Bastianini all’ultima curva. In nessuno dei due casi si sbaglia.

LA CURIOSITA’ – Dopo l’interruzione della gara della Moto3, quella della Moto2 è stata accorciata di 9 giri, per non arrecare disturbo ai preparativi di quella della MotoGP.  Figli di un dio minore? Peggio, il padre non li ha neppure riconosciuti.

IO L’AVEVO DETTO – Maverick Vinales: “il Mugello sarà una sfida”. Persa.

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