Chiamato da questa stagione a fare coach anche per i piloti factory Ducati della MotoGP Manuel Poggiali si sta godendo il momento. D’altronde rispetto a quanto sta avvenendo per altre Case, costrette ad arrancare in fondo al gruppo, per quella di Borgo Panigale più o meno ogni fine settimana è una festa, contando che tra team ufficiale, Pramac e Gresini, il podio è sempre a portata di mano,mentre la classifica costruttori cita 204 punti contro i 125 della prima inseguitrice Aprilia, e in quella piloti Jorge Martin svetta, seguito dall’iridato in carica Bagnaia e da Marquez.
“E’ bello far parte di un gruppo fantastico ed essere attorniato da ragazzi incredibili – ha affermato a GPOne l’ex pilota – Come squadra ufficiale possiamo inoltre contare su due piloti molto forti, per cui bisogna essere contenti ed orgogliosi di tutto e io personalmente di far parte di questa avventura”.
Commentando poi il GP del Montmelo che, manco a dirlo, ha sorriso alla Rossa su due ruote, il sanmarinese ha dichiarato: “Pecco ha fatto una gara da campione quale è. E’ andato avanti del suo passo e ciò gli ha permesso di ottenere il massimo, inoltre è stato bravo a leggere la corsa e a capire il ritmo da tenere, mantenendolo, non fosse che per il momento in cui il degrado gomme si è fatto sentire. A fronte delle sue qualità credo che possa fare le stesse prestazioni nella Sprint. Alla fine anche sabato è caduto mentre era al comando. Sono convinto che tornerà ad essere competitivo in quel frangente come lo è stato in passato. Sarà importante restare concentrati e tranquilli, per il resto la velocità rappresenta il 90% del risultato”.
Un capitolo a parte lo merita Marc che, ancora alle prese con una partenza arretrata, nello specifico dalla casella 14, azzardando con la gomma soft al posteriore, è riuscito a risalire conquistando un nuovo podio. “E’ stata una scelta rischiosa, ma evidentemente assieme al suo team l’ha ritenuta proficua. Sulla carta il beneficio doveva esserci nei primi giri e sul lato sinistro ed invece, in realtà, è venuto fuori alla lunga, grazie ad una grande gestione”, ha analizzato.
La vera disdetta ha riguardato Bastianini, più volte finito nel radar dei commissari. “Benissimo i regolamenti, ma forse li si prende troppo alla lettera e non li si adatta alla realtà. Anziché finire in terra, Enea è andato dritto senza guadagnare nulla. Non ci capisce perché abbia ricevuto la penalità. Non era il caso, ma se avesse avuto un guasto ai freni, avrebbe anche dovuto essere punito? - la domanda retorica – A mio avviso quando non c’è un reale vantaggio, infliggere una penalizzazione è sempre discutibile”.
Infine, all’interrogativo su come sia lavorare con piloti di alto livello del calibro di Bagnaia e Marquez, il 41enne ha detto: “E’ magnifico, come lo è essere nel mondo Ducati. Si tratta di piloti con esigenze ed esperienze diverse, però mi piace. Concentrandomi su Pecco direi che è molto esigente e a volte molto critico con sé stesso, fin troppo a mio parere. A mio modo di vedere è giusto che sia focalizzato, ma dovrebbe essere più consapevole delle qualità che ha e della sua velocità, che è poi ciò che porta i risultati”.