Il secondo anno in sella alla KTM RC16 non è iniziato come avrebbe sperato Jack Miller, rimasto a secco di punti nel primo appuntamento dell’anno in Qatar. Dopo aver chiuso al decimo posto la gara Sprint di sabato, il pilota australiano è stato protagonista di un Gran Premio da dimenticare, concluso al 21° posto dopo una caduta nelle fasi iniziali.
“Non era il modo in cui volevo iniziare, ma è andata così e da qui non si può che migliorare” ha affermato Jack a Lusail, prima di entrare nel merito della sua gara: “Sono partito di nuovo bene, poi ho cercato di tenere una traiettoria più stretta in Curva 1, ho perso l’anteriore e sono caduto. Dopo di che ho ripreso la moto e sono tornato a spingere, ma sinceramente mi è mancato qualcosa in gara. Forse è stata questione di grip, ma non sono riuscito tenere neanche lontanamente il ritmo di cui abbiamo bisogno. Abbiamo un bel grattacapo, ma cercheremo di capire cosa è andato storto e di provare a migliorare per Portimao”.
Mentre il suo compagno di squadra Brad Binder si è attestato ancora una volta come il trascinatore della truppa KTM, mettendo a segno due secondi posti sul tracciato di Doha, l’australiano non è riuscito a estrarre lo stesso potenziale dalla sua moto, a causa di alcune grane con il grip. Una situazione complessa da cui partire in un’annata in cui Jack è chiamato a difendere la sua sella da un Pedro Acosta che ha stupito sia al debutto in MotoGP, ma la stagione è soltanto all’inizio e il 29enne spera di ribaltare le cose già dalla prossima uscita in Portogallo.
“Ho risolto i problemi con l’impennata, ma ne ho avuti altri - ha continuato Miller - Non c'è molto da dire. Ho cercato di spingere al massimo fino alla fine, ma ero troppo lento. Ogni volta che cercavo di spingere perdevo l’anteriore, e ogni volta che cercavo di forzare in uscita di curva perdevo il posteriore. Non sono riuscito a mantenere l’aderenza lungo tutto un giro. Come ho detto, cercheremo di analizzare i dati, di capire cosa è andato storto e di risolverlo”.